Edizione 2006

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La locandina
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Domenica 2 luglio 2006 ha chiuso con grande successo la decima manifestazione culturale Epitaffio 2006 La Via del Grano - Dal Tirreno all’Adriatico -, una iniziativa patrocinata dalla Commissione Nazionale Italiana “UNESCO”, da RAI TRE, Regione Campania, Regione Basilicata, Provincia di Salerno, Città di Eboli, Pastificio Antonio Amato, Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Basilicata.

Ha destato un alto interesse storico culturale e turistico, certamente un plauso va a Don Giuseppe Guariglia sacerdote del Sacro Cuore, e al dott. Sabato Bufano che hanno saputo fornire notizie sulla manifestazione, pubblicizzandola sul proprio sito parrocchiale, tanto da sollevare l’attenzione dell’Osservatore Romano della Santa Sede; in seguito a ciò il giornalista dell’Osservatore Romano dott. Carlucci, ha voluto contattare il presidente dell’associazione Damiano Faccenda invitandolo a spedire notizie storiche sulla Via del Grano.

La Commissione Nazionale Unesco nella persona del Prof. Pugliesi in qualità di presidente, ha ritenuto opportuno esaminare i lavori di ricerca storica fatti nel passato e gli attuali fatti dal Faccenda come la ricerca sulla moneta di pedaggio pagata dai mercanti che si immettevano sull’antico Regio Cammino di Matera chiamata comunemente “la Via del Grano”.

Il corteo storico di Ferdinando IV e Carolina D’Austria riferisce il presidente dell’associazione è solo l’inizio di una serie di iniziative atte a promuovere il territorio della Via del Grano dal Tirreno all’Adriatico con i rispettivi comuni. Il 1° luglio subito dopo il corteo storico vi è stata la prima nazionale dello spettacolo “I mercanti sulla Via del Grano” di Giuseppe Del Plato e Maria Sannino, uno spettacolo in abiti del ‘700 con la partecipazione del soprano Carmen Palatucci.

Lo spettacolo narra della strada, voluta dal Marchese Di Valva e da Ferdinando IV di Borbone nel 1797, il vecchio cammino di Matera (chiamato comunemente la Via del Grano), che permise all’epoca scambi commerciali fra Campania, Puglia e Basilicata.

Essa, partendo da Eboli, la porta della Basilicata, si immetteva nel braccio consolare, detto di Melfi e giungeva infine a Lavello attraversando 33 paesi.

La finalità dell’arteria stradale era quella di soddisfare le esigenze del popolo partenopeo arrivando in quelli che erano definiti i granai del meridione.

Naque così un vero traffico di trainieri e commercianti che partivano da Napoli e dai comuni della costa tirrenica per approvvigionarsi del grano nelle terre pugliesi e lucane.

Proprio dalla Basilicata è partito un approfondito studio da parte dell’Azienda Regionale per il Diritto allo studio dell’Università di Basilicata ad opera di Liberato Buccella che ha coinvolto altri giovani universitari della Via del Grano.

 

Damiano Faccenda

Presidente dell'Associazione "La Via del Grano"

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