Carissimi ebolitani

Home Su Sommario Cerca Contatti Privacy Area riservata

 

MISSIONARI TRA I ROMIE?

CARISSIMI EBOLITANI

di Don Mario Riboldi

"Non sarà che Dio abbia scelto questa comunità di Eboli

per iniziare una seria evangelizzazione dei Romie della diocesi di Salerno e, forse, delle zone confinanti?".

 

Ed ora eccoci a voi credenti, che frequentate la parrocchia Sacro Cuore. Il nostro pensiero va, però, anche alle altre persone attente. Ci siamo chiesti: "Non sarà che Dio abbia scelto questa comunità di Eboli per iniziare una seria evangelizzazione dei Romie della diocesi di Salerno e, forse, delle zone confinanti?". O magari Dio pensa a qualcun altro! E chi gli può dare consigli? Intanto cominciamo a chiedere la vostra collaborazione.

PRIMA DI TUTTO: LA PREGHIERA.
Preghiamo perché venga il Regno di Dio tra i Romie.
Quanti rosari mia madre ha pregato per loro! Anche nelle notti insonni della vecchiaia, con la corona che le ha regalato una zingarella. Tutti possono pregare: giovani, bambini, vecchi, malati, adulti; in famiglia o personalmente; ogni giorno o saltuariamente. In parrocchia ogni mese, il giorno 9, a ricordo del martirio di Zeffirino, dalle 15 alle 16, si tiene un'ora di Adorazione silenziosa a questo scopo. Chiunque può parteciparvi. Le monache Benedettine assicurano la loro partecipazione, insieme a una trentina di monasteri femminili e maschili d'Italia.
Preghiamo lo Spirito Santo.
Paolo VI ci ricorda che "l'evangelizzazione non sarà mai possibile senza l'azione dello Spirito Santo. Egli opera in ogni evangelizzatore e gli suggerisce le parole adatte. Predispone l'animo di chi ascolta".
Crediamo alla parola di Gesù: "Se due di voi si metteranno d'accordo per domandare qualunque cosa, il Padre mio ve la concederà" (Mt. 18,19). Su che cosa ci mettiamo d'accordo? Almeno su tre cose:
- ringraziamo Dio per le vocazioni che Lui ha suscitato tra loro e imploriamo per questi chiamati una vera attenzione missionaria alla propria gente. Lo ringraziamo per le persone che sono già impegnate da tempo con i Romie;

- domandiamo a Dio che un sacerdote della nostra diocesi si dedichi a tempo pieno a questa missione, con passione ed umiltà;
- chiediamo a Dio che una o più persone della parrocchia o della città, piano piano, diventino missionari dei Romie, portando la Bibbia. E perché non chiedere una piccola comunità religiosa per questo impegno?
VICINANZA MISSIONARIA
I Romie non sono in Africa o sulla Luna. Sono il nostro vicino e il prossimo da amare come noi stessi. Così dice il Signore Gesù. Se non é cambiato il Vangelo! Ci sono mille modi per essere missionari, cioé per aiutare gli altri ad avvicinarsi a Gesù: un atto di bontà o di pazienza, un gesto di accoglienza, un invito agli incontri e alla Messa domenicale andandoci insieme. Facciamo qualche esempio. Un buon numero di ragazze e ragazzi italiani sposano persone di questa razza: lo fanno per amore, si vogliono bene. Quanto potrebbero fare una sposa o uno sposo veramente cristiani! E i loro parenti? Molti figli di Romie frequentano le scuole con gli ebolitani. Conosco una ragazza che ha vissuto una bella esperienza nella sua classe mista, fino al diploma. Ma nessuna compagna o coetaneo le é stato vicino come cristiano praticante. E il professore di religione? E gli insegnanti? L. mi ha raccontato che aveva in classe, alle superiori, una zingara. Recentemente si son ritrovate in chiesa per un funerale. L'ex compagna, meravigliata, si fa spiegare perché é lì anche lei, insieme ai parenti tutti Romie. Era proprio contenta di aver ritrovato la gaggì amica in un momento triste e così importante per il suo popolo: il funerale! Andando a trovare i nostri morti al cimitero, perché non pregare anche per i loro?
PORTARE LA BIBBIA
In Spagna, a Barbastro, dove é stato martirizzato Zeffirino, sono rimasto colpito dai gitani pentecostali protestanti, che ogni sera si radunano a pregare la Bibbia per un'ora. Di giorno andavano a chiedere la roba alla Caritas diocesana. I cattolici danno pasta, olio, zucchero, vestiti. Gli evangelici la Bibbia. Senza commento! I Testimoni di Geova passano tra i prefabbricati, nelle case, tra le carovane con la Bibbia in mano. E i cattolici dove sono? Hanno vergogna, paura? Questo é il compito impegnativo di coloro che portano la Parola di Dio. Giovanni Paolo II ci insegna che "l'evangelizzazione é il servizio (cioé la carità) più alto che il cristiano possa offrire al fratello". Tutto questo era nel mio cuore quando dall'altare vi ho rivolto con commozione l'augurio di pace, al primo dell'anno: PACE TRA ROMIE E ITALIANI. Chiudiamo col saluto di un gruppo di nomadi: "Ti lascio con Dio" ... "PASCE' KU MURDEVEL".
Grazie dell'attenzione e della pazienza. Con stima e affetto.

Realizzato da Sabato Bufano - Informa s.a.s. - Tel. 0828620029
© 2006 Parrocchia Sacro Cuore di Gesù - Eboli (SA)