VANGELO 9 GENNAIO 2022
DOMENICA DEL BATTESIMO DI GESU'
Buona domenica ragazzi! Ben ritrovati.
Vi annuncio subito di preparare i vostri vestiti più belli perché in questa domenica siamo invitati ad una celebrazione importante: il BATTESIMO di Gesù.
Avete capito bene assisteremo al battesimo di Gesù che concluderà il tempo di Natale.
Come l'Epifania, che abbiamo celebrato qualche giorno fa, anche il Battesimo è il racconto della manifestazione dell'identità di Gesù, è l'inizio della sua vita pubblica, della sua predicazione, del suo modo di raccontare Dio come Padre.
Ragazzi ricordate la vostra data del battesimo?
Certamente no! Eravate troppo piccoli per averne memoria; ma i vostri genitori sicuramente si, e chissà che gioia intorno a voi con tutte le persone che vi vogliono bene.
Sicuro sarà stata una giornata bellissima.
Il Vangelo di oggi ci porta sulle rive del fiume Giordano, vediamo subito chi sono i personaggi.
Primo personaggio.
POPOLO: Per prima cosa mi sembra interessante la sottolineatura riguardo alla folla, al popolo d’Israele che era in attesa: come mai? Come mai si è creato questo clima di aspettativa nel popolo?
Beh, sicuramente il merito è stato di Giovanni Battista: era stato inviato a preparare la strada al Signore e lui l’ha preparata veramente bene! Ha saputo istillare nel cuore di chi andava ad ascoltarlo il senso dell’attesa.
Il popolo non ha ancora le idee ben chiare, ma ha colto il senso dell’annuncio di Giovanni: “Preparatevi, perché il Messia sta giungendo!...
Il popolo possiamo dire ragazzi che in cuor loro però avevano un ...
DUBBIO: il popolo sapeva che doveva arrivare il Messia, lo aspettava ma inizia a chiedere, a dubitare. In cuor suo voleva da Giovanni una risposta e sperava che proprio Giovanni fosse il Messia. A voi ragazzi è mai capitato di avere qualche dubbio? Da chi andate? Riuscite a fare un salto, uno sforzo e farvi aiutare dalle persone giuste che possono essere l’insegnante, il sacerdote, il catechista o in primo luogo i vostri genitori?
Secondo personaggio.
GIOVANNI: E si, proprio lui! Ricordate, ragazzi, lo abbiamo incontrato nelle domeniche di avvento. Egli da solo nel deserto si copriva di pelli, mangiava locuste e profetizzava, cioè parlava a nome di Dio. In questo vangelo invece cogliamo tutta la grandezza di Giovanni Battista, qui possiamo vedere in trasparenza la sua anima. Perché quando viene a sapere di queste voci che girano, si affretta a chiarire le cose, a dire in maniera decisa, inequivocabile, che lui è solo il precursore, colui che deve preparare la strada all’unico che può salvare: “viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali.”
Beh! Potremmo dire che con un atteggiamento chiaro ed onesto ribadisce di non essere Lui il Messia.
UMILTA': se il popolo ha il dubbio, Giovanni in cuor suo non ha nessun dubbio: Gesù è il Messia. L’atteggiamento chiaro ed onesto con cui Giovanni afferma e dichiara alla folla di non essere lui il Messia si chiama umiltà. E voi sapete essere umili nella vostra vita o fate prevalere l’arroganza di essere i più bravi a scuola, a calcio con chi è più fragile? Bisogna essere umili nel riconoscere i propri errori, i propri limiti per imparare a correggersi e migliorare.
Se Giovanni fosse stato meno onesto, meno umile, meno fedele alla missione di Dio, quello poteva essere il momento di diventare ricco e potente: vi immaginate cosa sarebbe accaduto se avesse detto: “Sì, è vero, sono proprio io il Messia?”
Giovanni Battista vuole vivere secondo il cuore di Dio ed è ben felice dell’incarico che gli è stato affidato; non cerca nulla di più, perciò dice chiaramente la verità, perché non restino dubbi.
Terzo personaggio:
GESU': Gesù ha voluto essere battezzato da Giovanni e lo fa mettendosi in fila tra la folla che si recava là per confessare i propri peccati e per impegnarsi a cambiare vita.
Inizia la missione di Gesù e Giovanni è accanto a Lui!
Ma a voi, ragazzi, sembra che Gesù avesse bisogno di fare questo?
Certo che no! Lui è il Figlio di Dio, è senza peccato!
Ma allora perché vuole essere battezzato da Giovanni?
Perché sente che è la cosa giusta da fare; egli vuole abitare in mezzo a noi condividendo le nostre gioie ma anche i nostri giorni in cui siamo più tristi. Ragazzi, Dio come prende la decisione di Gesù? Esattamente come un Padre amorevole: con gioia e con approvazione. Dio lo chiama ...
FIGLIO: Dio approva l’azione di Gesù in tutto e per tutto e lo dichiara il suo Figlio prediletto, Amato. Che bellissimo complimento! Gesù nel giorno del suo battesimo viene ufficialmente riconosciuto come Figlio e anche noi, nel giorno del nostro battesimo, diventiamo realmente figli di Dio. In merito alla parola FIGLIO vi voglio dire due cose:
1. Anche voi infatti, quando siete stati battezzati, siete stati proclamati da Dio Padre “figli amati e prediletti” e da quel giorno è cominciata per voi una vita nuova.
2. Scommetto che i vostri genitori vogliono da voi che siate figli perfetti, vogliono che siate i più bravi; altrimenti non vi amerebbero! Credo proprio che perderei questa scommessa perché i vostri genitori non vi chiedono di essere figli perfetti o i più bravi; vi chiedono di essere delle persone capaci di dare il meglio di sé in ogni situazione e di essere persone autentiche e vere come ha fatto Giovanni.
In questo vangelo Gesù ci insegna che dobbiamo:
allontanare i dubbi dal nostro cuore
essere umili e sinceri come Giovanni
comportarci da veri Figli di Dio.