VANGELO 20 FEBBRAIO 2022
SETTIMA DOMENICA TEMPO ORDINARIO ANNO C
Nel vangelo di oggi Gesù parla ai discepoli e alla folla radunata per ascoltarlo di perdono, di abbracci, di mantelli donati, di strada da fare insieme, dove le mani non servono per colpire ma per guarire e le guance non devono necessariamente essere schiaffeggiate ma anche baciate.
Gesù insegna a tutti coloro che lo ascoltano, e anche noi, come amare applicando una semplicissima regola che rappresenta l’essenza del pensiero di Dio: fare agli altri ciò che vorremmo che gli altri facessero a noi ed evitare di fare agli altri ciò che ci dispiace e che gli altri ci possono fare.
Come sempre Gesù è il personaggio centrale
GESù: Egli è di nuovo all’opera con i suoi insegnamenti. Intorno a sé ha i discepoli, chi vuole incominciare a seguirlo deve imparare a cambiare atteggiamento: deve ASCOLTARE. Perché? Perché solo chi si mette davvero in ascolto capisce che la regola di Dio è completamente diversa da quella umana, solo ascoltando potrà cambiare il suo cuore e diventare un vero discepolo di quell’amore di cui Gesù è maestro…
Gesù come un vero maestro, nel vangelo di oggi, insegna ai suoi discepoli il significato dei verbi della lingua italiana come Amare, Pregare, Perdonare e Donare; ma questi verbi, nel vocabolario cristiano, assumono un significato diverso.
Eccoli …
AMARE: Gesù inizia il suo discorso affermando che bisogna amare tutti. Egli chiede di Amare e basta, non amare per ricevere amore, di amare i nemici, far del bene a coloro che vi odiano, benedire coloro che vi maledicono; cioè Gesù sta veramente dicendo che dobbiamo amare non solo chi ci ama ma anche chi ci schiaffeggia e chi ci fa del male? Ma è impazzito? Assolutamente no! Gesù ci sta dicendo che l'amore è più forte dell'odio e che si può cambiare. Ragazzi non aspettiamo che il compagno con cui abbiamo litigato ci venga a cercare, facciamo noi il primo passo; se abbiamo risposto male ai nostri genitori dimostriamo di essere in grado di chiedere scusa.
PREGARE: Gesù ci chiede oltre ad amare anche di pregare per i nostri nemici. Ma che significa? Com’è possibile? Semplice… Pregare è affidarsi completamente nelle mani di Dio, è riempire il nostro cuore del suo amore; e se questo amore ci riempie non possiamo non amare anche chi c’è ostile. Gesù, in realtà, non ci dice di non dare un giudizio sulle azioni delle persone altrimenti non riusciremmo a distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato; ma di non giudicare la persona perché in fin dei conti nessuno è perfetto.
PERDONARE: Gesù chiede di perdonare nella misura in cui siamo perdonati. Ci chiede di rispondere al male con il bene, di…metterci una pietra sopra, dimenticare: cioè incominciare nel proprio cuore ad amare quella persona e di non vedere solo l’offesa ricevuta.
Immaginiamo, ragazzi, se ci chiedessero di arrivare alla cima di una montagna, percorrendo molti chilometri, attraverso una strada dissestata, brutta. Come fare? Sembra impossibile! Mentre se avessimo le ruote giuste sarebbe tutto più facile. Ebbene, perdonare è avere quelle ruote giuste che Dio usa con noi quando ci andiamo a confessare e riceviamo il suo perdono; che noi, a nostra volta, dobbiamo prontamente usare per i nostri amici.
DONARE: è sempre bello dare e ricevere; e credo che ricevere qualcosa di inaspettato ci renda tremendamente felici. Ma cosa accadrebbe se Gesù ci chiedesse di prestare senza sperarne nulla? Ebbene, Gesù quella proposta l’ha fatta ai suoi e la sta ripetendo a noi: siate coraggiosi, donate ciò che avete, fate della gratuità il vostro stile di vita perché il vostro premio sarà grande.
Donare a chi? A quelle persone che non hanno da ricambiare, come il bisognoso, l'affamato; ma anche saper offrire il nostro aiuto a chi sappiamo, con certezza, non ci dirà mai grazie.
In conclusione:
Gesù, da vero maestro, ci ha insegnato che
per vivere a pieno la sua regola d’oro sono indispensabili 4 verbi
AMARE – PREGARE - PERDONARE – DONARE
coniugarli e viverli in maniera corretta significa
saper riconoscere e vivere l’altro nella più totale gratuità.