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VANGELO 1° MAGGIO - TERZA DOMENICA DI PASQUA
Oggi è un giorno speciale: è ancora Pasqua. Domenica scorsa Gesù visitò i suoi discepoli impauriti e spaventati. La parola chiave del vangelo era: FIDUCIA. Vi ricordate? Anche oggi Gesù ritorna dai suoi discepoli. Essi sono i suoi amici ed è proprio per questo che torna da loro e non li lascia a pancia vuota; anzi prepara da mangiare per loro e sta in mezzo a loro.
Gesù ha bisogno di amici e ha voglia che gli si dica che gli si vuole bene. Per questo lo chiede a Pietro per ben tre volte. Ma prima di fare questo, li va a trovare e li riunisce di nuovo; proprio come faceva quando era sulla terra. Vuole rispolverare la loro memoria.
Il Vangelo di oggi ci porta lungo le rive del mare di Tiberiade, dove incontriamo i nostri protagonisti.
Primo personaggio
PIETRO: Vi ricordate ragazzi? Gesù aveva fatto a Pietro una proposta strabiliante: d’ora in poi sarai pescatore di uomini. Da quel momento Pietro segue Gesù, vive con Lui giorno dopo giorno per circa tre anni, portandosi appresso il suo carattere impulsivo, appassionato, la sua capacità di dare sicurezza a chi gli sta accanto. Gesù e Pietro, per circa tre anni, sono sempre insieme.
Quando Gesù viene arrestato, Pietro è lì, lo segue; ma poi tutto cambia.
Oggi lo ritroviamo nei pressi del mare di Tiberiade insieme agli altri discepoli e sembra essere ritornato tutto come prima; prima che nelle loro vite arrivasse Gesù.
Pietro rivolto agli altri li informa che ha intenzione di andare a pescare: “Io vado a pescare”. Gli altri seguono il suo esempio. Ma come? Mi viene da dire! Hanno assistito a grandissimi prodigi, come la Trasfigurazione, la moltiplicazione dei pani, la guarigione miracolosa di tanti ammalati; hanno vissuto tre anni incredibili... e la cosa che adesso pensano di fare è tornare a fare i pescatori?
Secondo personaggio:
GESU’: è la terza volta che si manifesta ai suoi, dopo la risurrezione. Gesù è in riva al lago e osserva, come sempre, quello che succede intorno a Lui; soprattutto è attento alla vita, alle esigenze e agli atteggiamenti dei suoi discepoli. I discepoli non lo riconoscono, non capiscono chi è neppure quando ne sentono la voce; poi quest’uomo misterioso domanda: “Figlioli, non avete nulla da mangiare?” Rispondono di no mostrandogli le reti e, allora, vuote e l’uomo sulla spiaggia suggerisce: “Gettate le reti dalla parte destra della barca e troverete, “Pietro e gli altri gli danno retta e prendono tanto, tantissimo pesce. Gesù rispolvera la loro memoria. Giovanni guarda Pietro ed esclama: “è il Signore!”
Com’è strana ragazzi, non notate, la reazione di Pietro e degli altri? Sono reazioni diverse…infatti, Pietro con il suo carattere impulsivo si lancia in mare con
GIOIA: è chiaro a tutti noi che Pietro senza il Maestro, si sente smarrito, non sa che cosa fare, che cosa decidere. Proviamo ad immaginare il suo stato d’animo: che peso sul cuore dopo aver rinnegato il Maestro e averlo abbandonato! Ha paura, forse, di una bella sgridata da parte di Gesù? Beh ragazzi, Pietro è deluso perché si è illuso, pensando che con Gesù la sua vita sarebbe stata comoda e facile.
Potremmo dire che Pietro ha perso la connessione con Gesù. Avete mai perso la connessione ad internet? Sul computer molto spesso esce scritto recupero della connessione ed è proprio quello che Gesù vuole fare con Pietro e anche con i discepoli. Ma, all’improvviso, Pietro comprende che quello sconosciuto è Gesù e risponde con gioia all’esclamazione di Giovanni avvolgendo la sua veste intorno ai fianchi e gettandosi in acqua; ha fretta di riabbracciarlo.
I discepoli intanto continuano a svolgere il loro compito solo dopo arrivano a terra. Con Gesù si riuniscono intorno al fuoco per mangiare ma non osano domandargli chi è perché hanno:
TIMORE: I discepoli sono felicissimi di vedere Gesù e al tempo stesso sono come intimiditi, stanno zitti, non fanno domande al Maestro. Hanno paura di sbagliare. Hanno paura che, quella speranza che si era accesa nel cuore nell’aver riconosciuto in quello sconosciuto il loro Maestro e amico Gesù potesse svanire.
Ragazzi quante volte ci siamo ritrovati nella condizione dei discepoli: abbiamo vissuto momenti di gioia, di entusiasmo e poi tutto è sembrato svanire? A differenza di Pietro i discepoli sono più lenti nel riattivare la connessione; ma Gesù cosa fa? Egli sa aspettare: usa ospitalità e delicatezza sulla riva del lago, gli prepara un fuoco e gli dà da mangiare.
Pima di andare via Gesù ha qualcosa da chiedere a Pietro
MI AMI?: “Simone di Giovanni, mi ami tu?” Per ben tre volte il Maestro chiede a Pietro sempre la stessa cosa: “Mi ami?”. Forse perché vuole ricordare che lo ha rinnegato per tre volte?
Ogni volta Pietro risponde confermando il suo amore per il Signore, ma risponde “Ti voglio bene” Stavolta non fa il gradasso: parla piano, quasi sottovoce. Gesù conosce bene com’è debole e impulsivo Pietro, ma sa anche che, nonostante tutto, lo ama per davvero.
Ma se ascoltiamo bene: Gesù chiede a Pietro se lo ama, Pietro gli risponde che gli vuole bene. Ragazzi, amare e volere bene non è proprio la stessa cosa, non hanno la stessa intensità. Amare indica il grado massimo che esiste tra genitori e figli, marito e moglie, ma soprattutto tra Dio e l’uomo. Poiché Pietro non è ancora pronto per una risposta così impegnativa Gesù, la terza volta, gli chiede semplicemente mi vuoi bene?
Gesù sembra abbassare il tiro, va bene anche così, sa che può contare su di lui, arriverà il tempo nel quale Pietro dirà un Sì pieno a quell’amore. Intanto gli chiede di “pascere il suo gregge”. È un invito breve, ma racchiude tante cose! Pietro ascolta questo invito semplice e definitivo del Signore Gesù e obbedisce. Non torna più alle sue barche: continua a seguire il Maestro, diventando il punto di riferimento per tutti gli altri apostoli e i discepoli. Dimostra con la vita il suo amore per il Signore.
IN SINTESI:
IN SINTESI:
Oggi Gesù a tutti noi pone una domanda
MI AMI?
Amare Gesù significa
ACCOGLIERLO
con prontezza come Pietro.
Se qualche volta siamo lenti e
abbiamo TIMORE,
tranquilli, niente paura!
Lui è subito pronto ad accorciare le distanze (guardate il disegno) e
riattiva con noi la
CONNESSIONE giusta.
CONNESSIONE giusta.
Ricordate, Egli è il
RISORTO.