Avvento


L’Avvento, nella liturgia cristiana, è uno dei tempi liturgici e viene inteso come l’inizio dell’anno liturgico e comprende le quattro domeniche d’Avvento che precedono il Natale. 

L’origine del tempo di Avvento in realtà è tardiva: viene individuata tra il IV ed il VI secolo. La prima celebrazione del Natale a Roma, infatti, avviene nel 336 d.C. ed è proprio verso la fine del IV secolo che si riscontra in Gallia ed in Spagna un periodo di preparazione alla festa del Natale.

Solo a partire dal VII, si inizierà però a parlare effettivamente di tempo di Avvento nelle quattro settimane con riferimento a Natale. Tale periodo verrà chiamato tempus ante natale Domini (Tempo che precede la nascita del Signore) o tempus adventūs Domini (tempo della venuta del Signore). Il primo a fissare le domeniche di Avvento per la Chiesa Occidentale in quattro feste, infatti, fu Papa Gregorio Magno. Più nello specifico, le quattro domeniche d’Avvento stanno simbolicamente a rappresentare i quattromila anni, che gli uomini, secondo l’interpretazione di allora, dovettero attendere per la venuta del Salvatore, dopo aver commesso il peccato originale. 


Avvento significato: Qual è il significato teologico?


La parola Avvento deriva dal latino Adventus che significa “venuta” anche se, nell’accezione più diffusa, viene usata con il significato di “attesa”.
Sul piano teologico, l’Avvento scandisce il tempo liturgico di preparazione al Natale in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio tra gli uomini e contemporaneamente il tempo in cui, attraverso questo ricordo, lo spirito viene guidato all’attesa della seconda venuta del Cristo alla fine dei tempi. 
Il tempo di Avvento ha quindi una doppia caratteristica.
 

Inizio e Durata dell’Avvento


Il tempo di Avvento, nel rito romano della Chiesa Cattolica, comincia dai primi vespri dell’ultima domenica di novembre e termina prima dei primi vespri di Natale. 

L’Avvento è caratterizzato da un duplice itinerario, domenicale e feriale, scandito dalla proclamazione della parola di Dio. 

Le letture del vangelo dell’Avvento domenicale si riferiscono: 

·       Alla venuta del Signore alla fine dei tempi – prima domenica di Avvento
·       A Giovanni Battista – seconda e terza domenica di Avvento
·       Agli antefatti che precedono la nascita di Cristo – quarta domenica di Avvento

Le prime letture, le letture dell’Antico Testamento sono profezie sul Messia e sono tratte soprattutto dal libro di Isaia. 
Le letture dell’Apostolo, quelle che vengono lette nella seconda e nella terza domenica, contengono perlopiù Esortazioni e Annunci in armonia con il tempo di Avvento. 
 
Per quanto concerne invece i giorni feriali in tempo di Avvento, si ha una duplice serie di letture: una all’inizio dell’Avvento fino al 16 dicembre e l’altra dal 17 al 24 dicembre. 
Nella prima parte si legge il libro di Isaia, secondo l’ordine del libro stesso. 
Dal giovedì della seconda settimana, ossia dopo il 16, iniziano le letture sul vangelo di Giovanni Battista. 
In questo caso, la prima lettura è la continuazione del libro di Isaia o un altro testo scelto in riferimento al vangelo. 
Infine, nell’ultima settimana di Avvento prima di Natale si leggono brani del vangelo di Matteo (capitolo uno) e di Luca (capitolo uno).
 

Domeniche di Avvento

I nomi tradizionali delle domeniche di Avvento sono tratti dalle prime parole dell’introito. 
Nelle prime tre settimane di Avvento derivano dal salmo 24/25, 79/80 e 84/85 e nella quarta dal libro di Isaia.
 

Le domeniche dell’Avvento nel rito romano vengono così denominate: 

·        Prima domenica di Avvento: Ad te levavi (Ad te levavi animam meam)
·        Seconda domenica di Avvento: Populus Sion (Populus Sion, ecce Dominus veniet ad salvandas gentes)
·        Terza domenica di Avvento: Gaudete (Gaudete in Domino semper cioè “Rallegratevi nel Signore sempre”)
·        Quarta domenica di Avvento: Rorate (Rorate, coeli desuper et nubes pluant iustum).

In Avvento il colore dei parametri sacri del sacerdote è il viola, tranne la domenica della terza settimana di Avvento in cui facoltativamente possono essere indossati paramenti rosa. 

Questa domenica di Avvento infatti è chiamata Gaudete, a motivo dell’antifona d’ingresso della messa, che riporta un passo della Lettera ai Filippesi in cui Paolo invita alla gioia: “Rallegratevi sempre nel Signore: ve lo ripeto, rallegratevi, il Signore è vicino”. 

Il carattere penitenziale dell’Avvento è dunque stemperato dalla speranza della venuta gloriosa di Cristo.