Da settembre entra in seminario un altro dei nostri giovani
Davide Di Cosmo entra in Seminario
Il 2 luglio scorso, durante il Consiglio Pastorale, Davide Di Cosmo ha preso la parola ed ha annunciato ufficialmente che a settembre inizierà l’anno propedeutico nel Seminario Giovanni Paolo II di Pontecagnano Faiano.
La notizia ha preso molti di sorpresa, avendo Davide tenuto riservato il cammino che l’ha portato a questa decisione.
Gli abbiamo rivolto dieci domande, per conoscere meglio lui e il cammino che l’ha portato a questo grande passo.
Parlaci un po’ di te e del tuo cammino in parrocchia.
Sono Davide Di Cosmo, 28 anni, di Eboli, Magistero in Scienze Religiose. Nella parrocchia del Sacro Cuore ci sono praticamente nato, avendo iniziato a frequentare la comunità dagli inizi degli anni ’90.
Nel corso degli anni sono stato ministrante, catechista e ho partecipato alle attività di vari laboratori. Sono stato inoltre responsabile del Gruppo dei Ministranti.
Quando hai sentito dentro di te la chiamata?
Un anno fa. Ne ho parlato con il mio direttore spirituale ed è iniziato il cammino di discernimento.
Quale è stato il percorso verso il seminario?
Il cammino di discernimento è stato un periodo ricco e fecondo che, accompagnato dalla preghiera, mi ha fatto maturare questa decisione.
Chi ti ha seguito e accompagnato in questo cammino?
Il mio direttore spirituale, don Giuseppe Guariglia.
Come ha accolto l’annuncio la tua famiglia?
La reazione è stata senz’altro positiva ed oggi posso dire che i miei sono sereni. In più mi hanno accompagnato e mi accompagnano con consigli e soprattutto con la preghiera.
Ed i tuoi amici?
Molti non sapevano del mio percorso di discernimento, e siccome l’ufficialità risale a pochissimi giorni fa non saprei dire quale sia la loro reazione. Certamente tra qualche giorno ne saprò di più. C’è da dire che molti dei miei amici respirano comunque l’aria della comunità parrocchiale, per cui mi aspetto molte reazioni positive.
Continuerà, e come, la tua collaborazione in parrocchia?
Questa è una decisione che spetterà al Rettore del seminario, per cui è troppo presto per rispondere. In ogni caso accetterò con gioia le decisioni del Rettore.
Entrerai in seminario a settembre. Quale il percorso del primo anno?
A settembre inizierà il cosiddetto anno propedeutico, un anno che ha l’obiettivo di continuare il cammino di discernimento per verificare la solidità della vocazione.
A conclusione di questo primo anno, se la verifica darà esito positivo, seguirà l’iscrizione al primo anno di Filosofia e quindi al vero cammino verso il sacerdozio.
Quanto dura il cammino in seminario?
Sette anni, composti dall’anno propedeutico, da tre anni di Filosofia e da tre anni di Teologia.
Cosa vuoi dire ai nostri lettori?
Ringraziando il Signore, la mia famiglia ha accolto positivamente questo cammino, ma in altre famiglie probabilmente non sarebbe successo altrettanto.
Forse per la paura che una scelta del genere può procurare. Posso dire che in questo momento sono felice e la mia speranza è quella di essere degno della chiamata del Signore.
Il messaggio che posso dare è che rispondere al Signore è la vera realizzazione della vita di una persona, per cui, in due parole, come diceva Giovanni Paolo II: “Non abbiate paura!”.
La notizia ha preso molti di sorpresa, avendo Davide tenuto riservato il cammino che l’ha portato a questa decisione.
Gli abbiamo rivolto dieci domande, per conoscere meglio lui e il cammino che l’ha portato a questo grande passo.
Parlaci un po’ di te e del tuo cammino in parrocchia.
Sono Davide Di Cosmo, 28 anni, di Eboli, Magistero in Scienze Religiose. Nella parrocchia del Sacro Cuore ci sono praticamente nato, avendo iniziato a frequentare la comunità dagli inizi degli anni ’90.
Nel corso degli anni sono stato ministrante, catechista e ho partecipato alle attività di vari laboratori. Sono stato inoltre responsabile del Gruppo dei Ministranti.
Quando hai sentito dentro di te la chiamata?
Un anno fa. Ne ho parlato con il mio direttore spirituale ed è iniziato il cammino di discernimento.
Quale è stato il percorso verso il seminario?
Il cammino di discernimento è stato un periodo ricco e fecondo che, accompagnato dalla preghiera, mi ha fatto maturare questa decisione.
Chi ti ha seguito e accompagnato in questo cammino?
Il mio direttore spirituale, don Giuseppe Guariglia.
Come ha accolto l’annuncio la tua famiglia?
La reazione è stata senz’altro positiva ed oggi posso dire che i miei sono sereni. In più mi hanno accompagnato e mi accompagnano con consigli e soprattutto con la preghiera.
Ed i tuoi amici?
Molti non sapevano del mio percorso di discernimento, e siccome l’ufficialità risale a pochissimi giorni fa non saprei dire quale sia la loro reazione. Certamente tra qualche giorno ne saprò di più. C’è da dire che molti dei miei amici respirano comunque l’aria della comunità parrocchiale, per cui mi aspetto molte reazioni positive.
Continuerà, e come, la tua collaborazione in parrocchia?
Questa è una decisione che spetterà al Rettore del seminario, per cui è troppo presto per rispondere. In ogni caso accetterò con gioia le decisioni del Rettore.
Entrerai in seminario a settembre. Quale il percorso del primo anno?
A settembre inizierà il cosiddetto anno propedeutico, un anno che ha l’obiettivo di continuare il cammino di discernimento per verificare la solidità della vocazione.
A conclusione di questo primo anno, se la verifica darà esito positivo, seguirà l’iscrizione al primo anno di Filosofia e quindi al vero cammino verso il sacerdozio.
Quanto dura il cammino in seminario?
Sette anni, composti dall’anno propedeutico, da tre anni di Filosofia e da tre anni di Teologia.
Cosa vuoi dire ai nostri lettori?
Ringraziando il Signore, la mia famiglia ha accolto positivamente questo cammino, ma in altre famiglie probabilmente non sarebbe successo altrettanto.
Forse per la paura che una scelta del genere può procurare. Posso dire che in questo momento sono felice e la mia speranza è quella di essere degno della chiamata del Signore.
Il messaggio che posso dare è che rispondere al Signore è la vera realizzazione della vita di una persona, per cui, in due parole, come diceva Giovanni Paolo II: “Non abbiate paura!”.