Le vie |
Origine
del nome |
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via Pino Amato |
(Torino 27/10/1930 – Napoli 19/05/1980). Assessore
regionale della Campania ucciso dalle Brigate Rosse. |
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via Vittorio Bachelet |
(Roma 20/02/1926 – Roma 12/02/1980). Dal 1964 al 1973
è Presidente Nazionale dell’Azione Cattolica. Il 20/12/1976 viene
eletto Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura.
Ordinario di Diritto Amministrativo nella facoltà di Scienze
Politiche della Università di Roma, all’uscita della quale, il
12/02/1980, viene assassinato dalle Brigate Rosse. Durante la Santa
Messa funebre, celebrata il 14/02/1980, nella chiesa di San Roberto
Bellarmino a Roma, alla preghiera dei fedeli, il figlio Giovanni,
giunto da poco più di 24 ore dagli Stati Uniti dove si trovava per
ragioni legate alla sua attività di ricerca, pronunziava queste
parole: “Preghiamo per il nostro Presidente della Repubblica Sandro
Pertini, per Francesco Cossiga, per i nostri governanti, per tutti i
giudici, i poliziotti, i carabinieri, gli agenti di custodia, per
quanti oggi nelle diverse responsabilità nella società, nel
parlamento, nelle strade continuano in prima fila la battaglia per
la democrazia con coraggio e amore. Vogliamo pregare anche per
quelli che hanno colpito il mio papà perché, senza nulla togliere
alla giustizia che deve trionfare, sulle nostre bocche ci sia sempre
il perdono e mai la vendetta, sempre la vita e mai la richiesta
della morte degli altri”. |
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via Mons. Giuseppe
Bergamo |
(Eboli 03/02/1903 – Eboli 25/09/1980). Sacerdote
ebolitano. Laureato in teologia, diritto canonico e lettere.
Parroco, dal 1927 al 1929, della chiesa rurale di Santa Lucia nel
territorio di Battipaglia. Capo dell’ufficio tecnico della Curia
Arcivescovile di Salerno. Parroco della chiesa del Crocifisso di
Salerno. Autore di vari libri, tra gli altri “Le Chiese e i
Monasteri di Eboli” (1946), “Il palazzo arcivescovile di Salerno”
(1971), “Il Duomo di Salerno” (1972), “Ricostruzione delle chiese
della città di Salerno e del suo comune” (1973), “Chiese
ristrutturate e nuovi complessi parrocchiali nell’Archidiocesi di
Salerno” (1974). |
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via Isaia Bonavoglia |
(Eboli 23/07/1933 – Eboli 04/05/1983). Esperto
conoscitore dei problemi dell’agricoltura. Protagonista
dell’applicazione della riforma agraria nella Piana del Sele, prima
nell’Ente di Riforma e poi nell’Ente di Sviluppo. Funzionario
dell’Ispettorato Agrario. Amministratore comunale infaticabile ed
operoso. Impareggiabile politico. Cattolico impegnato. Protagonista
di tante civili battaglie in favore dello sviluppo della città.
Guida operosa, come Sindaco della città, nel portare avanti la
civile protesta di tutto il popolo ebolitano durante le famose
quattro giornate di Eboli del 1974. Sindaco della città dal 1966 al
1968, dal 1971 al 1972 e dal 1974 al 1975. Commemorato solennemente
nell’Aula Consiliare a lui intitolata nella seduta n. 87 del
04/05/1984. |
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via Federico D’Aiuto |
Commissario Prefettizio del Comune di Eboli dal 1937
al 1938. |
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via Padre Gabriele D’Anisi |
(Corleto Monforte 08/11/1915 – Eboli 29/03/1989).
Famoso Cappuccino, Rettore del Santuario dei Santi Cosma e Damiano e
fondatore ed organizzatore dell’UNITALSI di Eboli. |
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via Vincenzo De Crescenzo |
Sindaco di Eboli dal 1914 al 1920. |
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via Carmine De Martino |
(Salerno 06/03/1898 – Roma 29/03/1963). Industriale e
uomo politico salernitano. Proprietario dei vari tabacchifici della
Piana del Sele. Nel 1946 viene eletto deputato all’Assemblea
Costituente e in seguito venne rieletto alla Camera dei Deputati. |
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via Enrico De Nicola |
(Napoli 1877 – Torre del Greco 1959). Statista.
Eletto all’Assemblea Costituente e da questa designato Capo
provvisorio dello Stato e, dal 1° gennaio 1948, primo Presidente
della Repubblica. Scaduto il mandato non volle accettare una nuova
candidatura. presidente del Senato e successivamente della Corte
Costituzionale. |
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via Raffaele D’Urso |
Sindaco di Eboli dal 1867 al 1872. |
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via Luigi Einaudi |
(Carrù (Cn) 1874 – Roma 1961). Economista, storico e
uomo politico. Professore universitario di scienza delle finanze
prima a Torino e poi a Milano, Senatore del Regno dal 1919
all’avvento del fascismo, dovette riparare in Svizzera dopo l’8
settembre 1943, ritornandone l’anno seguente. Nel 1945 fu nominato
Governatore della Banca d’Italia e successivamente fu eletto membro
della Consulta nazionale e dell’Assemblea Costituente. Liberale, nel
1948 fu eletto Presidente della Repubblica (tenne la carica fino al
1955). |
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viale Ugo Foscolo Ugo |
(Zante 1778 – Turnham Green 1827). Famoso poeta,
prosatore e scrittore. |
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piazzale Ugo Foscolo Ugo |
(Zante 1778 – Turnham Green 1827). Famoso poeta,
prosatore e scrittore. |
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via Antonio Gallotta |
(Eboli 09/12/1909 – Salerno 29/10/1972). Sindaco di
Eboli dal 1949 al 1952. Insigne poeta e professore delle scuole di
Eboli e di Salerno. Nel 1955 pubblicò “Surrexit” per ricordare
l’inaugurazione, il 06/03/1955, dell’Ospedale della Croce Rossa
Italiana di Eboli. Il Liceo Scientifico Statale di Eboli porta il
suo nome. |
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via Vincenzo Gammino |
Sindaco di Eboli dal 1874 al 1877. |
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via Francesco Giovine |
(Pisciotta 02/07/1906 – Battipaglia 14/07/1975). Noto
procuratore dell’Ufficio Imposte di Eboli e Sindaco di Eboli dal
1957 al 1959. |
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via don Gaetano Giudice |
(Eboli 21/03/1914 – Salerno 29/05/1984). Famoso
parroco ebolitano della chiesa di San Biagio. Educatore di tanti
giovani ebolitani, alcuni dei quali da lui avviati al sacerdozio.
Ispiratore del movimento politico dei cattolici ebolitani nel
dopoguerra 1945-1946. Fu anche parroco in Castel San Giorgio e in
Salerno. Il Consiglio Comunale di Eboli, con la delibera n. 123 del
31/05/1984, commemora la scomparsa di don Gaetano Giudice. |
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via Ugo La Malfa |
(Palermo 1903 – Roma 1979). Uomo politico.
Antifascista militante, nel 1942 fu uno dei fondatori del Partito
d’Azione. Alla fine della guerra fu Ministro dei trasporti nel
governo Parri e quindi del commercio estero nel primo, sesto e
settimo gabinetto De Gasperi. Entrato nel Partito Repubblicano,
resse in seguito vari ministeri nel settore dell’economia; nel
1962-1963 diede avvio alla politica di programmazione all’interno
dei governi di centro-sinistra, sostenendo con vigore anche in
seguito questa sua impostazione. |
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via Giorgio La Pira |
(Pozzallo 1904 – Firenze 1977). Uomo politico.
Docente di diritto romano nell’università di Firenze, prese parte
alla Resistenza e quindi fu deputato alla Costituente nelle file
democristiane. Successivamente deputato alla Camera, fu
Sottosegretario con De Gasperi e più volte Sindaco di Firenze.
Legato da amicizia con Dossetti, si fece terziario domenicano; nel
1976 fu nuovamente eletto deputato. All’interno della Democrazia
Cristiana si fece promotore di una linea cattolico-evangelica e di
personali iniziative di pace, di fratellanza e di cristiana
collaborazione. |
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piazzale Riccardo Lombardi |
(Regalbuto 1901 – Roma 1984). Uomo politico e
deputato. Militante antifascista, aderì al gruppo “Giustizia e
Libertà” e fu uno dei fondatori del Partito d’Azione. Tra i massimi
esponenti della Resistenza, dopo la Liberazione fu deputato alla
Costituente e Ministro dei Trasporti nel primo governo De Gasperi.
Scioltosi il Partito d’Azione, entrò nel Partito Socialista, dove
divenne il leader della corrente di sinistra e fu tra i principali
fautori del primo governo di centro-sinistra. Membro della direzione
del PSI, nel gennaio 1980 fu eletto Presidente del partito, ma due
mesi dopo si dimise dalla carica, non approvando la linea politica
del Segretario del partito B. Craxi. |
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via Emilio Lussu |
(Armungia 1890 – Roma 1975). Uomo politico e
scrittore. Volontario nella I guerra mondiale, nel 1919 fondò il
Partito Sardo d’Azione e nel 1921 venne eletto deputato. Oppositore
del fascismo, nel 1924 fu tra gli aventiniani. Arrestato nel 1926
per aver ucciso un fascista durante un’aggressione subita in casa
propria, venne deportato a Lipari, da dove riuscì a fuggire,
rifugiandosi in Francia. Combatté in Spagna contro i franchisti e
partecipò alla guerra di Resistenza. Senatore dal 1948 al 1963, dopo
lo scioglimento del Partito d’Azione aderì al PSI, divenendo
Presidente del gruppo parlamentare socialista. |
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via Giovanni Marcora |
(Inveruno 28/12/1922 – Inveruno 05/02/1983).
Partigiano che nel 1944 diede vita alla libera repubblica dell’Ossola.
Famoso uomo politico e ministro. Nella Democrazia Cristiana
organizzò e fondò la corrente di sinistra denominata “La Base”. |
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via Pier Santi Mattarella |
(Castellammare del Golfo 1935 – Palermo 06/01/1980).
Presidente della regione Sicilia dal 1978 al 1980. Noto uomo
politico della DC siciliana ammazzato dalla mafia. |
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piazzale Giuseppe Mazzini |
(Genova 1805 – Pisa 1872). Famoso uomo politico e
patriota. Egli si proponeva, durante il suo periodo di sostenitore
degli ideali nazionalisti, di presentare un programma preciso (lotta
per un’Italia indipendente, unita e repubblicana) e di diffonderlo
il più ampiamente possibile, in modo da ottenere l’adesione convinta
di ampi strati della popolazione. |
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piazzale Pietro Nenni |
(Faenza 1891 – Roma 1980). Uomo politico, aderì al
Partito Repubblicano e nel 1911 fu segretario della Camera del
Lavoro di Forlì. Fu tra gli organizzatori dello sciopero generale
contro la guerra Libica. Giornalista polemico e brillante, diresse
ad Ancona nel 1913 il settimanale Repubblicano “Lucifero”, nel 1914
con l’anarchico Malatesta la “Settimana Rossa” e nel 1917 fu
direttore del quotidiano di Bologna “Il giornale del Mattino”. Nel
1921 aderì al Partito Socialista. Nel 1923 fu nominato direttore
dell’”Avanti” e successivamente diresse con Carlo Rosselli la
rivista “Il quarto Stato”. Nel 1930 divenne Segretario Generale del
Partito Socialista. Nel 1943 venne arrestato dai Tedeschi ed inviato
al confino di Ponza. Dopo la liberazione fu designato (20/06/1945)
vice Presidente del Consiglio e Ministro per la Costituente nel
Gabinetto Parri e nel primo Gabinetto De Gasperi (10/12/1945).
Ministro degli Esteri dal 15/10/1946 al 02/02/1947. Come Segretario
del Partito Socialista condusse la politica di stretta
collaborazione coi Comunisti culminata nel fronte popolare in
occasione delle elezioni politiche del 1948. Dopo il 1957 abbandona
la politica di unità delle sinistre e avvia una politica di
unificazione con i Socialdemocratici e di intesa con la Democrazia
Cristiana. Nel 1968-1969 nenni è Ministro degli Esteri nel governo
del DC Mariano Rumor. Nel 1970 fu nominato Senatore a vita. |
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via Alessandro Pertini |
(Stella 1896 – Roma 1990). Deputato al Parlamento,
presidente della camera dal 1968 al 1976, nel 1978, dopo le
dimissioni di Leone, è stato eletto Presidente della Repubblica con
ampi voti. Ha saputo dare alla prima carica dello Stato un “ruolo
attivo”, fungendo da stimolo alla vita politica e morale dell’intero
Paese; di fronte ai momenti difficili che lo Stato ha attraversato
in questi ultimi anni, è intervenuto anche in questioni delicate,
denunciando responsabilità nella disorganizzazione
dell’amministrazione e dei servizi e ribadendo la necessità di una
moralizzazione della vita politica del paese. Intervenendo anche, a
livello internazionale, contro il riarmo e a favore della pace, si è
acquistato una grande popolarità in Italia e all’estero, grazie
anche ai suoi interventi spontanei, lontani da ogni fredda
formalità. |
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via / rione Pescara |
Antica denominazione del rione. La zona è conosciuta
anche come rione o zona della “167”, la legge 167/1962 in base alla
quale ivi sono stati costruiti gli alloggi di edilizia economica e
popolare. Il rione, dopo il sisma del 1980, si è arricchito:
-
degli alloggi costruiti ai sensi
della legge 219/81;
-
dei prefabbricati leggeri, abitati
fino al 2000 dalle famiglie terremotate;
-
dei prefabbricati pesanti,
assegnati ad artigiani e commercianti terremotati;
-
di istituti scolastici;
-
della nuova chiesa parrocchiale
del Sacro Cuore di Gesù, con annesso complesso parrocchiale ed
oratorio;
-
di impianti sportivi pubblici;
-
di uffici distaccati di servizi
comunali, compresa la farmacia comunale;
-
di un importante poliambulatorio.
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via Gaetano e Renato Petraglia |
Gaetano (Eboli 30/11/1926 – Eboli 25/03/1979).
Amministratore comunale ed ospedaliero. Dirigente locale e
provinciale del Partito Socialista Italiano. Commemorato nel
Consiglio di Amministrazione dell’ospedale “Maria SS. Addolorata” di
Eboli.
Renato (Eboli 08/10/1928 – Eboli 03/06/1970).
Insegnante elementare. Amministratore comunale. La Giunta comunale
di Eboli, con la deliberazione n. 390 del 05/06/1970, commemora
Renato Petraglia. |
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via Annibale Piccinelli |
(Castiglione delle Stiviere 11/08/1917 – Eboli
05/03/1989). “Eboli fu la sua patria adottiva che egli beneficò
legando al pio ospedale civile il frutto di quarant’anni di onesto
lavoro al servizio dello Stato”. |
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via Raffaele Pumpo |
Sindaco di Eboli dal 1904 al 1906. Nel 1900, Pumpo,
Cavallottiano, fondò in Eboli “L’Unione”, sezione del Partito
Radicale. |
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via Alfonso Ricciardi |
Sindaco di Eboli dal 1910 al 1914. |
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via Gerardo Romano Cesareo |
Sindaco di Eboli dal 1861 al 1866. |
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via Sacro Cuore |
Toponimo che ricorda la presenza in questa zona del
fabbricato “Centro sociale” adibito a centro religioso dedicato al
Sacro Cuore di Gesù e costruito, dopo il sisma del 1980, a spese
della Caritas della diocesi di Treviso. Il 28/06/1986 la chiesa
venne eretta in parrocchia con decreto dell’Arcivescovo di Salerno
mons. Guerino Grimaldi. La nuova chiesa, costruita coi fondi della
Conferenza Episcopale Italiana (CEI), è stata inaugurata il
03/09/1995 dall’Arcivescovo di Salerno mons. Gerardo Pierro. Questa
la lapide esposta nella chiesa:
Questo Tempio
consacrato al Sacro Cuore di Gesù
e a San Berniero
realizzato col contributo
della Conferenza Episcopale Italiana
Diocesi Parrocchia Benefattori
Enti Pubblici e Privati
progettato dall’arch. Cesare Fanelli
costruito dall’impresa So.Co.Ed.
di Riccardo Oteri
fu dedicato
il 3 settembre 1995
da mons. Gerardo Pierro
Arcivescovo Metropolita
di Salerno – Campagna – Acerno
Il Parroco d. Giuseppe Guariglia
e la comunità plaudenti
a ricordo posero
La devozione del popolo di Eboli al “Cuore di Gesù”
risale alla fine del secolo scorso, quando il Primicerio di Santa
Maria della Pietà, don Michele Paesano, ne promosse il culto, fondò
l’Apostolato della Preghiera, situò il gruppo del “Sacro Cuore” con
Santa Margherita Alacoque, promosse la pratica dei primi venerdì di
ogni mese e iniziò la consacrazione delle famiglie al “Cuore di
Gesù”. Lo stesso Primicerio volle, poi, la consacrazione di tutta la
città e, infatti, dopo una grande missione popolare, il 04/03/1928
avvenne la consacrazione di Eboli curata d’intesa con
l’Amministrazione Comunale del tempo. |
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via Giuseppe Saragat |
(Torino 1898 - Roma 1988). Uomo politico. Esponente
del Partito Socialista fin dal 1922, fu costretto, durante il
fascismo, all’esilio in Austria e poi in Francia. Ritornato in
Italia nel 1943, nel 1946 ricoprì la carica di Presidente della
Costituente. Fu segretario del Partito Socialdemocratico e ricoprì
cariche ministeriali nei governi centristi degli anni Cinquanta.
Fautore della riunificazione socialista in funzione anticomunista,
fu candidato di centro-sinistra alle elezioni presidenziali del
1962. Ministro degli Esteri nei due governi Moro, nel 1964 venne
eletto Presidente della Repubblica anche con i voti del partito
Comunista. |
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via Filippo Sciaraffia |
Famoso Segretario Comunale di Eboli del 1908. Con le
deliberazioni giuntali n. 231 del 18/09/1904 e n. 62 del 29/08/1912,
il Comune di Eboli conferisce voti di encomio e di plauso al
Segretario Capo Sciaraffia. |
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largo Antonio
Storniello |
(19/10/1875 – 27/10/1961). Ingegnere del Comune di
Eboli. |
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via don Luigi Sturzo |
(Caltagirone 1871 – Roma 1959). Sociologo, sacerdote
e uomo politico, fu il fondatore del Partito Popolare. |
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via Walter Tobagi |
(1947 – 1980). Giornalista ucciso dalle Brigate Rosse
nel 1980. |
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via Angelo Visconti |
(Galdo 1878 – Eboli 1935). Medico e proprietario
della prima e importante “casa di salute” sita in via Santi Cosma e
Damiano. Oggi ospita l’Istituto Religioso del “Divino Amore”. |
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via Adone Zoli |
(Cesena 1887 – Roma 1960). Uomo politico. Tra i
dirigenti del Partito Popolare, durante il fascismo si dedicò alla
professione di avvocato. Membro del CNL durante la Resistenza, prese
parte alla fondazione della DC, della quale fu presidente dal 1954
al 1960. Senatore, fu a capo di un governo monocolore nel 1957-1958. |
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via / rione / zona “167” |
Denominazione popolare di tutto il rione Pescara. Il
toponimo, inesistente, è scaturito dalla legge 167/1962, in
esecuzione della quale nel rione denominato “Pescara” sono stati
costruiti gli alloggi dell’edilizia economica e popolare. |
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