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Dopo il terremoto del 23 novembre 1980, che provò duramente la nostra città, molte famiglie del Centro Storico dovettero trasferirsi nella zona 167, dove furono alloggiate prima in prefabbricati leggeri e poi in quelli pesanti (tra l'altro oggi finalmente, dopo 26 anni, vediamo il loro smantellamento).

Questo concentramento di tante famiglie, in una nuova zona priva di servizi e di centri di accoglienza, spinse la Curia Arcivescovile di Salerno, nella persona di Monsignor Italo D'Elia, Vicario Generale della Diocesi, a chiedere il 20 marzo 1981, al Sindaco Antonio Cassese, l'assegnazione di un'area per la costruzione della chiesa della 167.

Il Consiglio Comunale di Eboli, con la delibera n° 115, del 19 giugno 1981, concesse l'area e l'autorizzazione per installare un prefabbricato pesante.

In aiuto della Caritas Diocesana di Salerno che si stava interessando per la costruzione del Centro Sociale venne in aiuto la Diocesi di Treviso, che nel 1983 donò a don Enzo Caponigro, parroco della Parrocchia di Santa Maria delle Grazie, un prefabbricato pesante per lo svolgimento delle funzioni religiose. La consegna avvenne tramite il Vicario Generale di Treviso, alla presenza delle autorità cittadine. Monsignor Lazzaro Benincasa quale Vicario Foraneo, rivolse un pensiero di gratitudine e di riconoscenza.

L'anno dopo, il 10 marzo, avvenne la consegna ufficiale da parte del Vescovo di Treviso, S.E. Monsignor Mistrorigo, accompagnato dal Vicario Generale e dai responsabili della Caritas Diocesana di Treviso. Monsignor Mistrorigo quel giorno amministrò la Santa Cresima a circa cento persone e in ricordo di detta giornata il Vescovo lasciò in dono alla nuova chiesa i paramenti religiosi ed un artistico calice. Erano presenti alla Sacra Cerimonia il Vicario Foraneo Monsignor Lazzaro Benincasa, don Donato Paesano ed il presidente della Caritas Diocesana di Salerno, don Comincio Lanzara, che portò a tutti il saluto dell'Arcivescovo di Salerno, Monsignor Gaetano Pollio, impossibilitato a venire per motivi di salute. Monsignor Italo D'Elia decise di dedicare la chiesa della 167 al Sacro Cuore di Gesù, per non far dimenticare l'evento della consacrazione della città di Eboli al Sacro Cuore, avvenuta nel lontano 28 marzo 1928, e a San Berniero per ricordare il Santo Compatrono di Eboli.

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