|
|
======================================================================= SPUNTI DI RIFLESSIONE – SANTISSIMA TRINITÀ (ANNO A) =======================================================================
VANGELO (Gv
3,16-18)
+ Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio». Parola del Signore
SPUNTI PER L’OMELIA
Ed eccoci giunto al giorno tanto atteso. Il giorno in cui voi, 23 straordinari ragazzi, state per ricevere un dono inestimabile. Sapete cosa significa questa parola: inestimabile? Beh … significa che ha un valore incalcolabile, tanto è grande! Ebbene, la prima comunione che state per fare è un dono preziosissimo di Gesù Cristo ai suoi discepoli, ai cristiani di tutti i tempi, alla sua Chiesa, a tutti noi! Allora … siete pronti ad accoglierlo? Lo constatiamo subito insieme! Vediamo un po’ … vi metto alla prova per vedere se in questi anni di catechismo siete stati attenti ai vari insegnamenti che avete ricevuto. Sapete fare il segno della croce? Eh … lo so che lo abbiamo già fatto all’inizio della celebrazione ma ero un po’ distratto e non ho visto se tutti lo hanno fatto correttamente. Ripetiamolo un po’ … "Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, Amen”. Beh … ho visto qualche titubanza tra la mano destra e la sinistra ma … diciamo che oggi siete emozionati! Ma, torniamo a noi. Il segno della croce, che a volte viene trattato abbastanza distrattamente, simboleggia qualcosa di importantissimo. È il segno che indica che siamo cristiani e lo facciamo per salutare Gesù, chiamandolo con i tre nomi che Lui possiede. Sapete, ragazzi, il nome è molto importante per relazionarsi con gli altri. Quando qualcuno nasconde il proprio nome o usa un nome falso indica che in quella persona c'è "qualcosa che non va". Il segno della Croce ci dice che noi siamo qui riuniti proprio perché amati da tre Persone, ognuna col proprio nome: il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo. Tre Persone divine distinte, ma un unico Dio. E' un mistero che certamente non capiremo mai fino in fondo. Sono stati scritti tantissimi libroni su questo argomento che sono certamente utili per approfondire e scoprire questa realtà, ma per comprenderla pienamente l'unica cosa da fare è mettersi un paio di occhiali super-speciali: gli occhiali della fede. Si tratta di occhiali specialissimi … anzi, mi sembra proprio che qualcuno di voi ne abbia un paio da queste parti. Chi mi aiuta?
Un bambino porta all’altare un paio di occhiali e ne legge il commento:
Commento: La fede ci permette di fidarci completamente di Dio, delle sue scelte, delle sue promesse, del suo amore. La fede ci aiuta ad ascoltare con gli occhi e a credere col cuore.
Ascoltare con gli occhi? Ma che significa? In realtà non lo sapevo neanch’io … poi mi sono imbattuto in questa splendida storia.
STORIELLA – Mamma, ascoltami con gli occhi!
In cucina una giovane mamma stava preparando la cena con la mente totalmente concentrata su ciò che stava facendo: preparare le patatine fritte. Stava lavorando sodo per preparare un piatto che i bambini avrebbero apprezzato molto: le patatine fritte erano il loro piatto preferito. Il bambino più piccolo, quattro anni, aveva avuto un'intensa giornata all'asilo e raccontò alla mamma quello che aveva visto e fatto. La mamma gli rispondeva distrattamente con monosillabi e borbottii. Qualche istante dopo si sentì tirare la gonna e udì: "Mamma..." La donna accennò di sì col capo e borbottò qualche parola. Sentì altri strattoni alla gonna e di nuovo: "Mamma...". Ma lei continuava imperterrita a sbucciare le patate. Passarono altri cinque minuti. Il bambino si attaccò alla gonna della mamma e tirò con tutte le sue forze. La donna fu costretta a chinarsi verso il figlio. Il bambino le prese il volto fra le manine paffute, lo portò davanti al proprio viso e disse: "Mamma, ascoltami con gli occhi!".
Eh si … Ascoltarsi con gli occhi perché tutte le cose importanti passano attraverso gli occhi. Ascoltare qualcuno con gli occhi significa dirgli: "Tu sei importante per me". Se l'Ascensione è la presentazione che Gesù fa al Padre della sua Sposa (la Chiesa), se la Pentecoste è il regalo di nozze più discusso firmato dal Padre, la festa della Santissima Trinità è questo gioco di sguardi tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Quasi a dire: studiamo la tattica per dare continuità a quest'Amore. Per cercare di entrare un pochino in questo mistero della Santissima Trinità, provate a pensare ad una famiglia dove c'è il papà, la mamma, il bambino. Il papà e la mamma si amano così tanto che dal loro amore nasce il bambino. Questa famiglia dunque è formata da tre persone distinte tra loro ma legate da un amore così grande che fa di loro una sola unità, un'unica cosa, la famiglia appunto. E' un esempio quotidiano che forse ci porta un pochino a capire la Trinità: Dio Padre e il Figlio Gesù si amano di un amore profondissimo e questo scambio di amore reciproco è la persona dello Spirito Santo. Tre persone che sono un solo Dio perché il Padre è amore, il Figlio è amore, lo Spirito è amore. Il Padre ci ha donato il suo Figlio unigenito così che anche noi siamo diventati suoi figli grazie a lui. Lo Spirito Santo abita dentro di noi e ci insegna a comportarci come figli ad immagine di Gesù. Insomma, la cosa bellissima è che, di questa famiglia di Dio, facciamo parte anche noi!!! Il vangelo di oggi ci racconta una parte del dialogo che Gesù ha fatto con Nicodemo, un fariseo membro del Sinedrio, persona che ha studiato tantissimo le Sacre Scritture, un osservante della Legge che però ha dei dubbi e vuole comprendere il nuovo messaggio di Gesù. A Nicodemo, Gesù presenta il Padre dicendo ciò che Egli ha fatto, gli parla cioè del Suo amore, motivo per cui ha deciso di mandare nel mondo suo Figlio, dono che nessuna mente e nessun cuore umano avrebbe mai potuto pensare. L’amore di Dio, dunque, non è qualcosa di astratto ma si manifesta concretamente in Gesù Cristo che, a sua volta rappresenta il volto di Dio. Il compito di Gesù, per il quale è stato mandato nel mondo, è insegnarci come si fa ad amare. Quando noi rinunciamo all'egoismo, alla prepotenza, al voler essere sempre al primo posto, quando cioè facciamo gesti di bontà … allora contribuiamo a rendere la nostra famiglia, la nostra classe, la nostra parrocchia, il nostro gruppo sportivo, ad immagine della Trinità! Pensate quale grande responsabilità abbiamo! Eh si perché la Trinità è presente proprio quando c’è l’amore. Ora voi siete ancora piccoli e non pensate alla morte, ed è più che giusto che sia così, ma è anche giusto ricordare che non possiamo vivere in questa terra per sempre. Un giorno tutti noi passeremo ad una vita eterna assieme al Signore. "Eterna" cioè "che non finirà mai"... ma la nostra parola d'ordine dovrà essere "amore". Gesù, infatti, non è venuto qui per giudicarci, per dire che siamo cattivi, per dirci che per noi non c'è più niente da fare … Lui certamente vede che spesso nei nostri cuori non c'è amore: sono certo che ve ne rendete conto anche voi, sia guardando a tutte le cose brutte che succedono nel mondo, sia guardando anche a noi stessi quando non ci comportiamo bene come dovremmo … Ma Lui non è venuto per condannarci, ma per salvarci e per portarci tutti con sé in paradiso. Gesù, in tutto il vangelo, ci dice che una sola cosa è preziosa per ognuno di noi: l'amore che sapremo dare ai fratelli. E lui, con la sua vita, ce l'ha fatto vedere. Ma non è mica semplice vivere sempre come il Vangelo ci insegna!!! Sono certo che lo state pensando anche voi come lo sto pensando io. Ma anche il Signore lo sa e per questo ci vuole aiutare e trova tutte le scappatoie affinché noi imbocchiamo la strada giusta che ci porta a Lui. Quello che è certo, però, è che noi dobbiamo essere disponibili a credere in Dio, ad accogliere e mettere in pratica la sua Parola, a seguire i consigli delle persone che ci vogliono bene e che proprio Lui ci mette accanto per aiutarci a diventare grandi! Il Signore vuole che viviate fin da ora, anche se siete piccoli, con pazienza, con intensità, con impegno, con coraggio ogni momento della vostra vita ricordandovi sempre che Egli ha riempito i vostri cuori del suo amore. Li ha riempiti con il Battesimo e ora, attraverso i sacramenti della Comunione e Riconciliazione, vi dona la capacità di ridonare agli altri l’amore che avete dentro. L'amore infatti è una "cosa" che non si può tenere solamente per sé: se si tiene per sé ammuffisce, si secca e non dà frutti. Volete dunque dare frutti o restare sterili? Beh … allora impegnatevi a fare dei gesti di amore che siano “fruttificanti”. Vi assicuro, oltre tutto, che la gioia che proverete sarà grande perché... donando amore si riceve amore. Concludo con una storiella, attraverso la quale vi auguro di riuscire, da oggi in poi, a portare frutto nella vostra e nella vita degli altri, dando loro tutto l’amore di cui la Santissima Trinità vi ha fatto dono. Un giorno, un antico imperatore cinese fece un solenne giuramento: "Conquisterò e cancellerò dal mio regno tutti i miei nemici". Un po' di tempo dopo i sudditi, sorpresi, videro l'imperatore che passeggiava contento per i giardini imperiali a braccetto con i suoi peggiori nemici, ridendo e scherzando. Un cortigiano gli disse sorpreso:" Ma non avevi detto che avresti cancellato dal tuo regno tutti i tuoi nemici?". Rispose con gioia l'imperatore: "Li ho cancellati, infatti. Li ho fatti diventare tutti miei amici!".
|
Realizzato da Sabato Bufano -
Informa s.a.s. - Tel. 0828620029
|