II Domenica

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SPUNTI DI RIFLESSIONE

 

17 Gennaio 2010

 

Santa Messa con “Annuncio della Missione Popolare nella zona di Pescara Nord”

 

IL VANGELO

 

Dal Vangelo secondo Luca (3,15-16.21-22)

In quel tempo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: “Non hanno più vino”. E Gesù rispose: “Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora”. La madre dice ai servi: “Fate quello che vi dirà”. Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili. E Gesù disse loro: “Riempite d’acqua le giare”; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: “Ora attingete e portatene al maestro di tavola”. Ed essi gliene portarono. E come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l’acqua), chiamò lo sposo e gli disse: “Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po’ brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono”. Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. Dopo questo fatto, discese a Cafarnao insieme con sua madre, i fratelli e i suoi discepoli e si fermarono là solo pochi giorni.

Parola del Signore


SPUNTI DI RIFLESSIONE

 

Voglio dirvi un segreto e lo dico sottovoce: il Vangelo che abbiamo appena ascoltato è uno dei miei preferiti!
Non mi stanco di rileggere questo episodio raccontato dall'evangelista Giovanni perché mi piace tanto pensare a Maria e Gesù invitati a una festa di nozze. Che cosa avranno fatto quel giorno? Di certo, avranno riso, cantato e danzato come si usa nei matrimoni tra i popoli mediorientali. Mi da gioia leggere nel Vangelo che il Signore Gesù partecipa a una festa, mi sembra bellissimo saperlo sereno insieme a Maria sua madre a i primi discepoli. Proprio durante questo pranzo di nozze Gesù compie il primo dei suoi miracoli, un miracolo specialissimo, non solo perché è il primo. Ma procediamo con ordine, seguendo il racconto che ce ne offre il Vangelo. L'evangelista Giovanni specifica che l'invitata era Maria e Gesù con i suoi discepoli si uniscono per partecipare alla festa: "Ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli". Mentre si svolge la festa, Maria si accorge che sta terminando il vino: le brocche che hanno portato in tavola sono le ultime, poi non avranno più vino da servire. Come fa ad accorgersene, Maria? Non lo sappiamo, ma evidentemente è una donna attenta anche ai dettagli: gusta la festa, ma si preoccupa anche di quello che accade attorno, pronta a rendersi utile se necessario. Senza dare nell'occhio si rivolge a Gesù e gli fa notare la difficoltà: "Non hanno più vino". Maria dice l'essenziale, probabilmente lo dice a bassa voce, perché intorno gli altri non sentano. Leggendo il brano del Vangelo sembra che Gesù non voglia subito intervenire e infatti risponde: "Non è ancora giunta la mia ora", ma Maria lo conosce bene e rivolta ai servi pronuncia una sola frase: "Fate quello che vi dirà".

A questo punto, ragazzi, vorrei fare con voi una riflessione … Sapete di solito chi sono gli invitati alle feste di nozze? Gli amici e i parenti degli sposi … cioè la loro famiglia. Dovete sapere, ragazzi che proprio oggi inizia la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani ... e secondo voi noi cristiani siamo o non siamo una grande famiglia? Pensando alla famiglia, mi piace pensare alla Chiesa quale Grande Famiglia di famiglie. … Eh si siamo una grande famiglia e come in ogni grande famiglia che si rispetti per andare tutti d’accordo è necessario dialogare ... giusto? Perchè se ognuno fa di testa sua poi non ci veniamo incontro l’uno con l’altro. Per questo oggi celebriamo anche la XXI Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici  e ebrei ... ma oggi abbiamo anche un’altra famiglia da ricordare … per questa ci facciamo aiutare però da un simbolo:

 

1)   Un bambino porterà all’altare una freccia sulla quale saranno attaccate le foto delle famiglie della nostra Parrocchia

COMMENTO:

“Tutto quello che vi dirà” sono le parole che Maria dice ai servi ma è anche il tema della nostra Missione Popolare Parrocchiale in cui la grande famiglia della nostra Comunità si reca presso le famiglie della zona per poter portare la Parola del Signore.

 

Ora, prima di procedere nel racconto, mi piace notare con voi un dettaglio prezioso: questa frase di Maria è l'ultima frase da lei pronunciata tra quelle che il Vangelo ci riferisce. Altre volte, fino alla Croce, alla Risurrezione e poi alla Pentecoste, incontreremo Maria insieme a suo Figlio e insieme ai discepoli, ma il Vangelo non ci riferirà altre parole pronunciate dalla Madre del Signore. Questa breve frase d'invito ai servi delle nozze a Cana è l'ultima che gli evangelisti hanno voluto raccogliere e conservare. E mi sembra davvero molto bello che sia un invito che vale per ogni tempo e per ogni credente: "Fate quello che vi dirà" è un invito rivolto anche a noi, per vivere facendo sempre quello che il Signore Gesù ci dice. Eh si, ragazzi, perché la Missione Popolare ricomincia. Dopo la lunga pausa dovuta alle feste Natalizie, la nostra Missione Popolare da domani inizierà nella zona di Pescara Nord e proprio come ci è appena stato ricordato, ci saranno nuovi incontri tra famiglie in cui il dialogo diviene elemento essenziale.

Ma proseguiamo con il racconto, visto che abbiamo lasciato il banchetto in sospeso e quasi senza vino. Che farà Gesù? Vicino al luogo della festa ci sono sei giare piuttosto grandi e Gesù chiede ai servi di riempirle di acqua. Quelli obbediscono e le riempiono fino all'orlo.

Vorrei farvi notare che, in queste nozze, oltre a Gesù, i suoi discepoli e Maria; ci sono altri personaggi che svolgono un ruolo importante … sapreste dirmi di chi sto parlando? ... I servi naturalmente! Non ci dimentichiamo che sono loro ad andare a prendere le giare con l’acqua che Gesù poi trasformerà in vino! È sempre importante considerare il lavoro di chi sta dietro le quinte, e oggi vi voglio presentare una persona molto cara alla nostra comunità che, proprio come questi servi, è sempre stato dietro le quinte. Anche se da qualche mese a questa parte non lo vediamo più come una volta, lui è sempre pronto ad ogni evenienza e ha deciso di fare della sua intera vita un servizio a Dio. Sto parlando del neo accolito Davide Di Cosmo che da un mese ha ricevuto questo ministero che lo avvicina sempre di più al traguardo del sacerdozio. Davide svolge il suo servizio presso la chiesa di S. Maria della Pietà ad Eboli. Il suo ruolo, ragazzi, è fondamentale: Davide infatti cura ogni singolo momento della Messa e, anche se siamo noi sacerdoti a celebrarla, lui si preoccupa di ogni particolare per far sì che non manchi nulla sull’altare.

Collegato a questo discorso, vediamo un po’ qual è il secondo simbolo che oggi ci accompagna:

 

2)   Un bambino porterà all’altare una tavolozza e ne leggerà il commento. Dopodiché, con un pennello intinto nel colore giallo, dipingerà una parte della mappa della Missione Popolare.

COMMENTO:

Il giallo è il colore del sole che emana una luce radiosa, proprio come quella che ritroviamo sui volti di quanti si impegnano nella nostra Comunità e, in particolare, sul volto del nostro Davide tutte le volte che ha la possibilità di servire il Signore.

 

Ora, ragazzi, devo raccontarvi una cosa: alcuni anni fa, in un libro di cui non ricordo più il titolo, mi è capitato di leggere un commento proprio a questa pagina del vangelo e ricordo molto bene quello che diceva l'autore. Scriveva che, da un certo punto di vista, quello compiuto da Gesù a Cana potrebbe quasi sembrare un "miracolo inutile". In che senso? Bè, miracoli "utili" sono quelli che servono a guarire una persona, a sanare da una malattia, oppure a sfamare le folle moltiplicando il pane, i miracoli che servono a placare la tempesta sul lago oppure a ridare la vita a un morto. Ma perché fare un miracolo per dare dell'altro vino a chi ne aveva già bevuto in abbondanza? Forse che Gesù voleva far ubriacare gli invitati? Certo che no! Questo miracolo bellissimo ci aiuta invece a conoscere meglio il volto di Dio. Ci rivela che il nostro Dio è un Dio che ama la gioia e la festa. Dio Padre è contento di vederci contenti, si rallegra profondamente quando il nostro cuore è in festa. Dio stesso si unisce volentieri ai suoi figli che con cuore sereno cantano, danzano, gustano la festa! È così bello sapere che il nostro Dio non è serioso, con la faccia buia, ma è un Padre sorridente, un Padre Buono che sa ridere e giocare, cantare e danzare, rallegrarsi e far festa con i figli, nell'amore!  

In questa domenica penso che possiamo portare via con noi due pensieri preziosi, da custodire per tutta la settimana. C'è innanzi tutto l'invito di Maria, la madre di Gesù: "Fate quello che vi dirà."
Sì, vogliamo vivere sempre facendo quello che Gesù ci suggerisce attraverso la sua Parola che ascoltiamo ogni domenica. Vogliamo fare quello che Lui ci chiede e lo vogliamo fare volentieri. Possiamo farlo con cuore sereno e gioioso, perché dentro di noi brilla la certezza di essere amati dal Padre Buono che è felice quando noi siamo felici e che vuol far festa con noi ogni giorno, fino alla festa senza fine del Suo Regno.

 

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