IV domenica T.O.

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SPUNTI DI RIFLESSIONE   IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

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Davanti all’altare vi sarà la scritta con il tema della giornata:“Solidali per la vita”

 

VANGELO (Mc 1, 21-28)

Insegnava loro come uno che ha autorità.

 

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. 
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

Parola del Signore

 

 SPUNTI PER L’OMELIA

 

Accanto all’altare ci sarà l’immagine di un bruco che si prepara a diventare farfalla.

 

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Buongiorno ragazzi, sapete che oggi è una giornata speciale per la Chiesa cattolica? Bravi! E’ la 37° giornata per la vita. Secondo voi perché bisogna festeggiare la vita? Quando una cosa è particolarmente importante, ogni anno la si festeggia, giusto? Per esempio, chi di voi festeggia il proprio compleanno, almeno una volta all’anno? Bene bene! Purtroppo alcune volte, può sembrare molto strano, ma succede che ci si dimentica di quanto sia importante la vita, ci si dimentica che la vita è un dono immenso che Dio ci fa! E soprattutto a noi grandi, può capitare di pensare che la vita, in certi momenti, non sia un dono del Signore e quindi ne possiamo fare ciò che vogliamo. Ma se qualcuno vi regala una cosa di grande valore, voi che fate: la custodite con cura o ci giocate a tirare a canestro nel cestino? La conservate con cura, bravi! E allora, per ricordare ai grandi che i doni preziosi, che Dio ci fa, si custodiscono con tanto amore, la Chiesa ha deciso di istituire il “compleanno” di tutti, in cui si festeggia la vita di tutti, ma proprio di tutti, dai più grandi ai più piccini, e si festeggia oggi! Eh sì, i più piccoli rappresentano coloro che, con la propria vita futura, porteranno avanti la storia, mentre gli anziani sono coloro che trasmettono l’esperienza e la saggezza della loro vita passata, per cui è evidente che la vita è un bene di inestimabile valore che si trova nelle nostre mani in ogni momento … quindi dobbiamo proteggerla sempre! Ma a proposito di doni che il Signore ci fa, torniamo al Vangelo di oggi, che parla di …? Di un film horror? Tipo quelli in cui ci sono persone che sembrano normali, invece sono vampiri? Non proprio, che cosa accade esattamente? Uno spirito cattivo entra nel corpo di un uomo, e Gesù, che è molto più forte del male, cosa fa? Lo manda via, bravissimi! Ma Gesù che stava facendo prima che arrivasse quest’uomo indemoniato? Stava insegnando, bravi! Ma come insegnava ve lo ricordate? Con “autorità” esatto! Ma quando sentiamo la parola autorità a cosa pensiamo? A qualcuno che è importante? A qualcuno che è forte? A qualcuno che ha molto potere? Sì, infatti, chi ha autorità di solito esercita un potere, un potere che gli dà forza rispetto agli altri. E di conseguenza viene guardato come una persona importante. Ad esempio: un calciatore famoso, un grande attore, il presidente della Repubblica; o più semplicemente: un insegnante, un genitore, un fratello maggiore … Ma una persona può anche avere un potere ottenuto con la prepotenza, con la violenza, con la crudeltà, oppure con l’imbroglio, con l’inganno. Spesso si vedono anche nelle scuole, o per le strade dei ragazzi più grandi che fanno i bulli con quelli più piccoli, sicuramente in questi casi non possiamo parlare di vera autorità. Cosa significa allora la parola “autorità” riferita a Gesù? Significa che quello che dice corrisponde alla verità, significa che le sue parole incarnano la sua vita: Gesù insegna la bontà ma, prima di spiegarla, la vive. Proprio per questo ci sono tanti che lo ascoltano e gli credono, perché mette in pratica tutto ciò che insegna agli altri. La sua autorità deriva dunque dalla sua vita vissuta con amore. Il Vangelo dice “insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi”, e gli scribi come insegnavano? Sono sicuro che gli scribi conoscevano molto bene la Scrittura Sacra e di sicuro la sapevano spiegare e commentare con molta intelligenza, ma probabilmente, però, il loro era un insegnamento fatto solo di parole, quello che insegnavano nella sinagoga, il giorno di sabato, non diventava poi vita per tutto il resto della settimana. Erano parole molto belle, molto profonde, ma che non prendevano corpo nelle cose che vivevano tutti i giorni.

Chi mi aiuta adesso ad esprimere meglio questi concetti?

 

Un bambino porta all’altare l’immagine di una farfalla e ne legge il commento.

Subito dopo verrà attaccata sul cartellone.

 

Commento:    La verità trasforma tutto ciò che si lascia toccare da essa. Se seguiamo le orme di Gesù, anche noi possiamo diventare esseri meravigliosi, capaci di volare lontano per portare la verità.

 

http://www.problemsetting.it/images/metamorfosi.jpg

 

Chi sa cos’è la “metamorfosi”? Quando il bruco diventa farfalla, bravi? Quindi, avviene una trasformazione incredibile! Un vermiciattolo bruttino diventa una bellissima farfalla, e mentre fino a poche ore prima, il bruco può solo strisciare per terra, quello stesso essere, diventato farfalla, può volare in alto, osservando la bellezza di tutta la natura, può posarsi sui fiori più belli e profumati, ma soprattutto, si riveste di colori meravigliosi che fanno restare a bocca aperta tutti coloro che la osservano! Anche noi siamo come dei piccoli bruchi, che osserviamo il mondo dal basso, ma così non andremo mai tanto lontano, tutto ci sembrerà più grande di noi, insormontabile, anche un fiore piccolissimo ci sembrerà enorme, invece se dentro di noi decidiamo di ascoltare e fare nostra la Parola di Dio, gli insegnamenti di Gesù, l’amore che Egli mette in ogni gesto; e decidiamo di essere portatori della verità, allora saremo trasformati in una straordinaria farfalla, capace di andare in alto e portare la verità ovunque si posi, esattamente come ha fatto Gesù! Ecco la grande differenza, che tutti subito notano ascoltando l’insegnamento di Gesù: lui ha autorità, perché tutto quello che dice, lo vive in prima persona. Parla di amore e lui stesso tratta tutti come fratelli e sorelle ... Parla di condivisione, e non tiene nulla per sé … Parla di fare agli altri quello che vorremmo fosse fatto a noi stessi, ed è lui il primo a dare da mangiare e da bere, il primo a consolare, guarire, ridare vita e speranza … Parla di perdono e sa perdonare perfino chi lo uccide. Se anche noi siamo capaci di vivere nella verità, ovvero se proviamo a fare ciò che è giusto, a prendere le decisioni secondo giustizia, senza ricorrere a sotterfugi, allora ci stiamo trasformando in splendide farfalle. Ma vi ricordate cosa dice Gesù al diavoletto, per mandarlo via dall’uomo indemoniato? Gli dice “Taci! Esci da lui!” e lo spirito gli obbedisce. Ancora una volta vediamo che niente è più forte di Gesù, nulla al mondo può fermare la forza del suo amore! Persino gli spiriti del male sono costretti ad obbedirgli, a lasciare liberi coloro che tormentavano! In ogni situazione, in ogni circostanza, l’amore di Gesù è la nostra forza, ci accompagna, ci sostiene, ci rassicura. Di fronte ad ogni difficoltà della vita, di fronte alle paure che tante volte ci afferrano il cuore, di fronte all’insicurezza, alla tristezza, a qualsiasi pena che pesi dentro di noi, ricordiamoci che niente è più forte dell’amore di Dio. L’uomo che si trovava nella sinagoga, dentro di sé aveva un qualcosa di cattivo che lo faceva stare molto male. Forse nel suo cuore aveva un vuoto che, invece di riempire con l’amore, aveva riempito con il male e Gesù vede la sofferenza di quell’uomo e, con la sua sola Parola, compie il miracolo e lo libera dalla schiavitù del male, lo fa ritornare una persona buona e desiderosa di bene. Gesù ha compassione di lui. Gesù ha compassione di ogni povero, di ogni malato, di ogni peccatore, figuriamoci se non ha compassione di noi e delle nostre fragilità! Siate certi, bambini, che niente è più forte del Suo amore? Non c’è nessuna nostra paura, tristezza, delusione, pensiero cattivo, incomprensione o difficoltà che l’amore di Dio non possa guarire e perdonare, perché Lui vuole colorare la nostra vita di gioia. Ma noi vogliamo colorare di gioia la vita della persone che incontriamo sul nostro cammino? O ci limitiamo a restare farfalle senza ali?

A questo proposito concludo con una storia che si intitola: l’ultimo posto.

 

STORIELLA - L’ultimo posto

 

“Ormai l’inferno era al completo e, fuori dalla porta, una lunga fila di persone attendeva ancora di entrare. Il responsabile del posto, un diavoletto, fu costretto a bloccare tutti all’’ingresso.
“E’ rimasto un solo posto libero e, logicamente, deve toccare al più grosso dei peccatori. C’è qualche pluriomicida fra voi?” disse. Per trovare il peggiore di tutti cominciò ad esaminare i peccatori in coda. Dopo un po’ ne vide uno di cui non si era accorto prima. “Che cosa hai fatto tu?” gli chiese. “Niente. Io sono un uomo buono e sono qui solo per un equivoco”. “Hai fatto certamente qualcosa” disse il diavoletto, “tutti fanno qualcosa!”. “Ah, lo so bene” disse l’uomo convinto “ma io mi sono sempre tenuto alla larga. Ho visto come gli uomini facevano del male ad altri uomini, ma non ho mai partecipato a quelle brutte azioni. Lasciano morire di fame i bambini e li vendono come schiavi; emarginano i deboli e li trattano malissimo. Non fanno che escogitare imbrogli per ingannarsi a vicenda. Solamente io ho resistito alla tentazione e non ho mai fatto niente di tutto questo! Mai”. “Assolutamente niente?” chiese il diavoletto incredulo. “E sei sicuro di avere visto tutto?”. “Certo, con i miei occhi!” disse l’uomo. “E non hai fatto niente?” ripeté il diavoletto. “No!” rispose l’uomo. Allora il diavoletto disse:”Entra, amico mio. Il posto è tuo”.

 

Ogni riga del vangelo ci conferma quanto grande è il bene che Gesù ci vuole! Ma ogni riga del vangelo invita anche noi a comportarci come Lui … Ci impegniamo a fare il bene? O pensiamo che sia sufficiente non fare il male? Non basta non fare niente di male … e non è sufficiente nemmeno non fare niente! Saremmo solo delle farfalle senza le ali! Il Signore invece, ci chiede di fare molto, ed ha un grande progetto per ciascuno di noi: ci chiede di diventare “altri Gesù”. Solo così potremo essere per sempre felici, in questa vita e nella vita eterna.

 

PREGHIERA

 

Ama la vita così com’é

amala pienamente senza pretese.

Amala quando tutti ti abbandonano

o quando ti esaltano come un re.

Amala quando ha senso

e quando non sembra averne nemmeno un po'.

Amala nella piena felicità

o nella solitudine assoluta.

Amala quando sei forte,

o quando ti senti debole.

Amala quando hai paura

e quando hai una montagna di coraggio.

Ma non amare mai senza amore

non vivere mai senza vita!

Amen.

 

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