Battesimo del Signore
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======================================================================== SPUNTI DI RIFLESSIONE – BATTESIMO DEL SIGNORE (ANNO B) ========================================================================
VANGELO (Mc 1,7-11) Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento.
+ Dal Vangelo secondo Marco In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento». Parola del Signore.
SPUNTI PER L’OMELIA
Sull’altare sarà presente una macchina del tempo.
Cari ragazzi buongiorno, siete pronti per un
viaggio speciale? Sapete cos’è questa cosa accanto all’altare? Avete mai visto
una macchina del tempo? Questa è proprio lei: la macchina del tempo, che oggi ci
fa fare un viaggio lungo circa 30 anni! Infatti il racconto del Vangelo di
questa domenica ci fa fare un lungo salto nel tempo: solo martedì scorso abbiamo
osservato con emozione i Magi inginocchiati ad adorare il Bambino Gesù in
braccio a sua madre, ed ecco che di colpo sono già trascorsi 30 anni! Su tutto
questo tempo, i Vangeli non raccontano praticamente nulla, a parte l’episodio di
Gesù al Tempio di Gerusalemme, a 12 anni. Poi ancora silenzio e silenzio, fino a
che non ritroviamo Gesù sulle rive del fiume Giordano, in mezzo alla gente che
ascolta Giovanni Battista. Mi sarebbe piaciuto però sapere tanti particolari su
Gesù, sulle sue prime parole, su quando ha cominciato a camminare, sui giochi
che faceva da bambino, sugli amici che aveva, se era bravo a scuola … Invece
nulla, solo silenzio. Ma pensandoci bene, se gli evangelisti non raccontano
nulla, di quei 30 anni a Nazareth, non è perché vogliono fare i misteriosi, ma
semplicemente perché non c’è nulla di speciale da raccontare! Gesù, da
bambino, da adolescente, da giovane, non era diverso da tutti i suoi coetanei!
Non c’è nulla di straordinario da raccontare, tranne la quotidianità della vita,
simile a quella di tutti, simile pure alla nostra. Anche Gesù ha imparato a
gattonare come tutti i bambini del mondo, prima di iniziare a camminare; anche
lui ha messo i primi denti e poi ha cambiato i denti di latte, come tutti. Quando
è stato il momento, è andato a scuola, insieme agli altri ragazzini di Nazareth,
ha fatto i compiti e ha giocato con gli amici. Ha dato una mano a Giuseppe nel
lavoro di falegname ed è andato a prendere l’acqua dal pozzo per Maria, come
tutti i suoi coetanei. Penso che abbia fatto anche le monellerie, quelle che
nascono dal desiderio di avventura, dalla voglia di scoprire che cosa siamo
capaci di fare, dal gusto di metterci alla prova. Perciò credo che anche lui, da
ragazzino, si è sbucciato le ginocchia cadendo durante una corsa e si è
scorticato le mani arrampicandosi sugli alberi. Una vita così normale, così
quotidiana, fino al punto che, dopo il Battesimo al Giordano, quando ha iniziato
a predicare per le città e i villaggi, e la folla ha cominciato a chiamarlo
“Rabbi, Maestro”; la gente di Nazareth, quelli che erano stati i suoi vicini di
casa lo prendeva in giro! Non potevano credere che quell’uomo lì, proprio lui,
che avevano visto crescere, potesse essere un Maestro e addirittura il Messia!
Ridevano tra loro: “Seee, proprio il Messia!... Gesù, il figlio di Giuseppe?...
ma se lo conosciamo fin da piccolo!...”. Se qualcuno andava a chiedere
informazioni su Gesù, lì a Nazareth, tra quelli che erano stati i suoi compagni
di scuola, di sicuro si sentivano rispondere: “Lui il Messia? Gesù?... ma non ha
mai avuto nulla di speciale! Era uno come tutti!”. Eppure sono stati proprio
quei 30 anni così normali, così comuni alla vita di tutti, a mettere le basi, le
fondamenta, per quella che poi sarà la grande missione di Gesù, Maestro e
Signore. Quegli anni nascosti, banali, ritmati dai gesti quotidiani, sono stati
l’allenamento per prepararsi agli anni della vita pubblica, della predicazione,
dell’incontro con le folle, dei miracoli e dei prodigi.
Un bambino porta all’altare una grossa X che verrà utilizzata per chiudere la porta della macchina del tempo, e ne legge il commento.
Commento: Spesso vorremmo bruciare le tappe, vorremmo che gli anni trascorressero in un secondo, vorremmo essere subito grandi, ma Gesù ci insegna che non bisogna avere fretta, perché occorre tempo per prepararsi ad essere figli di Dio.
Un bambino porta all’altare una bicicletta, e ne legge il commento.
Commento: Godiamoci il panorama quando andiamo verso il nostro futuro, stiamo attenti a ciò che ci accade intorno, a come è fatta la strada, agli ostacoli, alle buche, ad un albero fiorito, ai bambini che giocano, al clima che ci incoraggia o rende più difficoltoso il nostro viaggio.
Cari ragazzi, a tutti è capitato di dire “vorrei che questa mattinata a scuola passasse velocemente”, “vorrei che arrivasse presto domani perché verrà a trovarmi un mio caro amico”, oppure “vorrei avere 18 anni per fare quello che voglio” … Eh si, è normale, perché vorremmo bruciare le tappe, vorremmo essere subito grandi, ma Gesù, con il Vangelo di oggi, ci insegna che non bisogna avere fretta nel fare e vivere le esperienze, tutto ha il suo tempo e occorre tanto tempo per prepararsi ad essere dei bravi studenti, delle persone che sanno accogliere i propri amici, o dei diciottenni responsabili che possono fare quello che vogliono e decidono di farlo con maturità! Quindi il consiglio che ci dà Gesù stamattina, è di mettere un bel sigillo che chiude per sempre la porta della macchina del tempo, e di utilizzare una bella bicicletta, che ci permette di godere di uno splendido panorama quando andiamo verso il nostro futuro, ci permette di osservare ciò che ci accade intorno, con calma, senza fretta, vivendo minuto per minuto il nostro tempo prezioso. Il salto nel tempo fatto dagli evangelisti, per catapultarci dal momento in cui Gesù era appena nato, al momento in cui Gesù adulto va a farsi battezzare, è trascorso in un attimo, e noi ci siamo persi un sacco di particolari sulla vita di Gesù, quindi togliamo di mezzo questa macchina che non ci fa vivere bene il nostro tempo e sostituiamola con una bicicletta che ci porterà molto lontano! Dopo i giorni festivi del Natale, del Capodanno, dell’Epifania, dopo le vacanze, i regali, le serate speciali … ritorniamo alla vita di sempre. Magari lo facciamo un po’ a malincuore, con un po’ di fatica … Poca voglia di preparare ogni sera lo zaino con i libri per scuola … Poca voglia di fare i compiti ogni pomeriggio … Un po’ per tutti è così, eppure, anche per noi, questo è il tempo prezioso per prepararci a vivere tutte le grandi cose che riserva il futuro. Chi sarete, cosa diventerete, crescendo? Da grandi, che cosa farete? Quale sarà il progetto di Dio che scoprirete per la vostra vita? Ancora non lo sappiamo! Fra di voi, magari, ci sono il bambino o la bambina che tra trent’anni sarà il Presidente della Repubblica … o magari c’è tra voi chi in futuro scoprirà qualche nuova medicina, per salvare la vita di tanta gente … Forse, uno di voi, tra qualche anno, sarà la persona capace di costruire finalmente la pace tra i popoli … oppure c’è la futura scienziata che prenderà il premio Nobel per qualche importante invenzione … Chissà! Nessuno di noi sa che cosa racchiude il futuro, nessuno può immaginare il sogno di Dio su ciascuno di noi. Magari qui, ci sono oggi, missionari e missionarie che porteranno il Vangelo fino ai confini del mondo! E ci sono tra voi ragazzi e ragazze che un giorno saranno santi! Ma se adesso chiedessimo a compagni e amici, tutti direbbero esattamente come di Gesù: “Chiiii?... Lui? Lei?...Ma non è niente di speciale! È uno come tanti!”. Ma mentre siamo gente qualunque, mentre viviamo le cose normali, di tutti i giorni, sappiamo che questo è il tempo prezioso, il tempo nascosto e importante, in cui ci prepariamo per quello che saremo da grandi, da adulti. Pensiamoci, quando dobbiamo finire i compiti o andare in piscina… Pensiamoci quando dobbiamo rifare il letto o sparecchiare tavola … quando c’è da portar via la spazzatura o da rimettere in ordine i giochi sparsi in giro per casa … Se ci viene la voglia di sbuffare, pensiamo un momento che la vita di Gesù, a Nazareth, non è stata diversa dalla nostra. Ed è stata proprio la quotidianità, la normalità, che lo ha preparato a vivere fino in fondo il progetto d’Amore del Padre! Ora però vorrei raccontarvi una storia vera, di un uomo molto famoso che si chiamava Steve Jobs che ha vissuto la sua quotidianità nella semplicità, per arrivare a realizzare un grandissimo progetto utile all’intera umanità ….
STORIELLA - Steve Jobs
Steve Jobs è stato uno degli uomini più importanti del mondo … c’è qualcuno tra di voi che ha un iphone? Bene, Steve Jobs ha fondato la Apple, che produce prodotti di alta tecnologia, compreso l’iphone. E lui ci dice che non è possibile 'unire i puntini' guardando avanti al futuro, ma se non bruciamo le tappe, e se affrontiamo bene il nostro presente, facendo tesoro delle esperienze che viviamo quotidianamente, possiamo unirli guardandoci all'indietro, possiamo vedere il disegno che abbiamo tracciato e possiamo dare un senso a tutto ciò che ci è accaduto, per scoprire che tutto ciò che ci accade ci serve per diventare dei seguaci di Gesù, per realizzare il progetto che Dio ha pensato per noi. Ma per realizzare grandi progetti occorre del tempo prezioso che non va sprecato, va invece vissuto fino in fondo.
PREGHIERA
Quando il nostro cuore si svuota della speranza e si riempie di scoraggiamento. Quando il nostro cuore si svuota dell'amore e si riempie di rancore. Quando il nostro cuore si svuota della luce e si riempie di incertezze sulle scelte da fare. Quando il nostro cuore si svuota della Grazia e si riempie del peccato. Quando il nostro cuore non ti riconosce
e non ti vede nella vita quotidiana. per il peso della croce che portiamo. Vieni Signore Gesù e riempi il nostro cuore di te! Amen.
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