Rel. Programmatica

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RELAZIONE PROGRAMMATICA

ANNO SOCIALE 2008-2009

 

PREMESSA

L'Associazione non ha fini di lucro ed è apolitica ed è una libera Associazione che è sorta e che opera per volontà dei membri della Comunità Parrocchiale del Sacro Cuore di Eboli, i quali condividendo una visione cristiana della vita, integrano in comune la propria personalità, promuovono tutte quelle attività culturali, sportive dilettantistiche, di promozione sociale, assistenziali, ricreative e di formazione extrascolastica della persona che ritengono utili alla costruzione di una società fondata sul pluralismo e sulla gestione sociale di tutte le istanze dell'educazione permanente, valorizzando il volontariato e la cultura della solidarietà.

Al centro di tutto stanno la promozione della persona e i suoi valori, cui tutte le varie attività devono conformarsi.

A titolo esemplificativo ma non esaustivo l'Associazione:

  • si impegna nella formazione ed educazione umana e cristiana di ragazzi, giovani e adulti appartenenti all’Associazione, alla Comunità Parrocchiale, al Rione Pescara ed all’intera città mediante l'attuazione di piani formativi in sintonia con la Parrocchia, la Diocesi e l'A.N.S.P.I collaborando e sostenendo gli Enti impegnati in progetti educativi e formativi che abbiano in comune gli stessi valori di fondo, in particolare con gli Enti di Servizio dell'A.N.S.P.I.;

  • si propone l'organizzazione del tempo libero;

  • promuove in particolare la diffusione dei valori dello sport, della musica, del teatro, dei linguaggi mass mediali, del volontariato e della formazione culturale rivolgendosi a tutte le fasce di età, in una visione cristiana che pone dette attività come momento di crescita educativa, culturale, e di maturazione della persona;

  • cura la crescita integrale del cittadino e lo sviluppo della Cultura cristiana, promuovendo i valori irrinunciabili della Vita, dell'Amore e della Solidarietà mediante la partecipazione e la presenza degli aderenti alle iniziative ed in seno alle Organizzazioni ecclesiali e civili che si occupano delle tematiche di cui sopra.

 

OBIETTIVI

L’Associazione Oratorio è uno spazio che si configura ormai come una tradizione a sostegno dell’infanzia, della pre-adolescenza, dell’adolescenza e della condizione giovanile del nostro Rione in particolare, e del territorio in generale.

L’Oratorio, avendo maturato esperienza nel tempo, è indirizzato verso obiettivi socio-educativi più rilevanti. è superfluo, sottolineare la differenza di implicazioni e di potenziali educativi fra un intervento episodico e l’opportunità di seguire in una continuità di alcuni anni, un intero arco di crescita particolarmente critico quando si tratta di ragazzi/e soggetti a rischio di disadattamento sociale. In effetti, si può affermare di aver costruito uno spazio educativo ed un rapporto sociale con i minori ed in particolare con quelli più svantaggiati.

L’Oratorio ha dovuto dedicare parti significative delle sue iniziali energie alla presentazione sociale per favorire una familiarizzazione con questo spazio, superando talvolta resistenze e difficoltà non solo nei ragazzi e nelle loro famiglie ma anche negli Enti ed Istituzioni presenti nel contesto.

L’Oratorio si è rivelato sempre più una realtà del Rione, acquisendo una conoscenza più approfondita del micromondo minorile.

In senso generale i passi successivi sono stati scanditi dall’aggancio e dalla graduale integrazione dei ragazzi più distanti e ignorati nelle varie attività.

Tutte le attività dell’Oratorio si sono dimostrate delle iniziative ben riuscite, tanto da poter usare la definizione di “successi”.

Infatti, oltre alla graduale ottimizzazione del funzionamento generale e dell’organizzazione, il successo più importante è costituito dal riscontro nei ragazzi di una serie di cambiamenti globali in risposta al lavoro svolto grazie all’impegno profuso dal gruppo di animatori e di educatori volontari.

E lo spessore del risultato si può veramente apprezzare nel confronto con il livello comportamentale e interiore di partenza, caratterizzato da tutta una serie di manifestazioni (sfiducia, disfattismo, etc.) che possono essere inquadrate nelle svariate problematiche di condotta antisociale.

Avendo l’iniziale intervento costituito la premessa per processi di cambiamento di base e a lungo termine, l’attuale intervento dell’Oratorio è inteso quale progetto/guida di crescita in fase di realizzazione rispetto alla quale si è attrezzato un cantiere operativo.

Pertanto l’Oratorio in un’azione di continuità persegue i seguenti obiettivi:

  • rafforzare, stimolare nei ragazzi - in rapporto con le figure familiari - motivazioni, interessi e coinvolgimento, i quali rappresentano importanti elementi costruttivi per un’adeguata crescita individuale;

  • favorire il rispetto delle regole legate allo svolgimento delle attività e allo stare in gruppo;

  • guidare i ragazzi/e verso una positiva socialità, attraverso la possibilità dell’apprendimento esperienziale della collaborazione, dello scambio e del rispetto reciproco;

  • aumentare nei minori il senso di autostima attraverso il conseguimento di apprendimenti/risultati personali, che incidano in modo fondamentale nella costruzione di una positiva identità.

Ritenendo fondamentale il criterio della continuità dell’esperienza e della relazione educativa, le linee operative dell’Oratorio sono:

  • il proseguimento delle attività che hanno mostrato la loro validità educativa;

  • la continuità della presenza e della relazione con lo stesso gruppo di volontari dell’Oratorio, sia per l’acquisita esperienza sia per i risultati raggiunti ed in particolare per la relazione educativa creatasi.

L’intervento dell’Oratorio, realistico ed unitario, concreto ed organico, è possibile grazie al forte impegno e alle profonde motivazioni che spingono i volontari - genitori, studenti, lavoratori, professionisti - ad offrire gratuitamente una parte della propria giornata, assolti i doveri del proprio stato di vita, per l’aggregazione e la positiva socializzazione dei minori e delle loro famiglie.

 

FORME DI DISAGIO

L'intervento intende affrontare le seguenti differenti forme del disagio infantile ed adolescenziale presenti nel Rione Pescara in cui il nostro Centro vive ed opera:

  • disagio familiare (assenza di figure di riferimento che fungano da guida e da sostegno nel processo di crescita);

  • disagio scolastico (insuccesso, ritardo, evasione);

  • disagio sociale (rischio di devianza e di affiliazione a gruppi malavitosi, di aggregazione a fini di sfruttamento sessuale maschile e femminile);

  • disagio psichico (difficoltà a realizzare processi di autonomia e di costruzione dell'identità personale, in presenza di figure genitoriali fortemente intrusive e autoritarie, anche in forma violenta);

  • disagio psichico e ricorso all'uso di sostanze psicotrope (cocaina, ecstasy, ecc.);

  • disagio psichico in relazione all'assunzione dell'identità di genere e del vissuto angoscioso di omosessualità;

  • disagio psichico relativo alle difficoltà di comunicare, di esprimersi, di entrare in relazione con l'altro (eccessiva introversione);

  • disagio economico (carenza di formazione professionale e di conoscenza dell'offerta del mondo del lavoro);

  • disagio connesso all'appartenenza a differenti etnie (Rom, albanesi, ecc.).

L'intervento intende costruire una maggiore e più puntuale conoscenza di queste forme di disagio ed approntare strategie operative diversificate a seconda dell'età degli utenti e a seconda delle differenti forme di disagio, che esigono forme differenti di operatività e di impegno da parte di chi vi è coinvolto.

L'utenza viene selezionata dando ordine prioritario a soggetti che rientrano nelle categorie di disagio sopra elencate.

 

METODOLOGIA DI INTERVENTO

Ad uno sguardo attento, per ognuna delle forme di disagio descritte nel precedente paragrafo é presente nella Comunità parrocchiale uno spazio terapeutico in senso lato.

Il Centro Incontro con i settori dell'Animazione, Sport e Tempo Libero intende offrire una possibile risposta al disagio familiare, sociale, etnico, comunicativo, identificativo, relazionale, psichico.

Il Centro Laboratori, con i laboratori audio-video, comunicazioni sociali, culturale, falegnameria, informatica, musica, scenografia, teatro, intende offrire una possibile risposta ai seguenti disagi: scolastico, economico, comunicativo, psichico.

La metodologia d’intervento si può così sintetizzare.

Gli adolescenti vengono intercettati e coinvolti nel progetto con diverse modalità:

  • conoscenza diretta da parte degli animatori volontari i quali conoscono molto bene il territorio;

  • segnalazione da parte delle famiglie degli adolescenti, perché l'azione della Comunità si è consolidata e suscita notevoli aspettative ed è un punto di riferimento;

  • osservazione effettuata dai volontari nel centro di aggregazione ludico-ricreativo gestito dal progetto;

  • segnalazione da parte delle agenzie educative e dei servizi del territorio.

Alla fase di intercettazione segue una di conoscenza diretta delle problematiche che condizionano il comportamento, con presa in carico delle specificità del caso sotto vari aspetti:

  • sostegno materiale alla famiglia (beni di prima necessità);

  • rinforzi socio-affettivi (colloqui, approfondimenti con rapporti individuali);

  • stimolazione della motivazione e dell'operatività dei giovani, attraverso le attività concrete dei laboratori del centro, seguendo le aspirazioni degli stessi.

Si precisa che il farsi carico delle problematiche degli adolescenti a rischio non è di esclusiva competenza del singolo operatore, ma della comunità tutta, che in ogni singolo componente condivide e contribuisce, con modalità diverse, al coinvolgimento e alla relazione con il giovane.

 

INDICATORI DI VERIFICA

Gli indicatori di verifica, per valutare il lavoro svolto, sono i seguenti:

  • riduzione dell'insuccesso;

  • frequenza scolastica costante;

  • rispetto della suppellettile a scuola, in casa, nei laboratori, in oratorio;

  • riduzione dei comportamenti aggressivi con i compagni;

  • maggiore disponibilità ad interagire con l'adulto, l'insegnante, l'operatore, i genitori;

  • miglioramento della capacità di lavorare in gruppo;

  • produzione di materiale video, foto, articoli per il giornale parrocchiale;

  • espressività teatrale, musicale, corale in spettacoli e saggi come da calendario.

Le attività vengono monitorate attraverso incontri mensili di tutti i volontari impegnati nei vari laboratori.

I dati complessivi vengono organizzati per ogni articolazione progettuale e suddivisi per categorie di problemi per essere poi valutati con:

  • valutazione individuale degli obiettivi raggiunti;

  • valutazione collegiale degli obiettivi realizzati;

  • incontri mensili per verificare e rimodulare, se necessario, l'intervento;

  • valutazione del livello di integrazione;

  • valutazione del livello di consapevolezza della comunità nel sostegno ed aiuto di chi è a rischio.

La valutazione non è riferita solo ai progressi conseguiti nell'ambito delle conoscenze e capacità, ma soprattutto all'intero processo di maturazione della personalità ed alla consapevolezza della necessità delle regole e dell'efficacia dei valori condivisi.

La valutazione (auto) sull'impatto del progetto in relazione agli obiettivi e alle azioni è data dalla partecipazione e interesse riscosso presso gli adolescenti ed è riferita a frequenza, impegno, comportamento e grado di responsabilizzazione.

Al termine dell'anno sociale, ai fini della verifica, si svolge una giornata di confronto e di studio per ogni settore di attività ed un confronto assembleare, su tutta l'attività della Comunità, al fine di sottolineare deficienze o carenze e progettarne insieme la risoluzione.

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