Meditazione

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I sogni

 

The Last Lecture

 

Vi parlerò di una conferenza tenuta in settembre, nell’Università di Carnaigie Melln, c’è un tradizione accademica chiamata “Last Lecture”. Se ipoteticamente sapessi che stai per morire e dovessi tenere un’ultima conferenza, cosa diresti ai tuoi studenti? Per me la cosa non è ipotetica. Avevo sconfitto un cancro al pancreas, ma ora è tornato dopo operazioni, chemioterapie e radiazioni. I medici mi hanno detto che non c’è più niente da fare e che ho qualche mese di vita. Queste sono le mie T.A.C. e mostrano che il cancro pancreatico si è espanso al fegato con una decina di tumori. A me non piace questo! Io ho tre bambini piccoli, sia chiaro: questo fa schifo, ma non posso fare niente per evitare il fatto che morirò. Sto seguendo i trattamenti medici, ma so benissimo che questo film sta per finire e non posso controllare le parti della storia solo muovendo le mani. Se non vi sembro abbastanza triste per la mia situazione mi scuso con voi, ma non ho deciso di essere oggetto di pietà, infatti anche se sto per morire presto, sono attualmente molto forte fisicamente, probabilmente più forte della maggior parte delle persone presenti in questa sala. Quindi oggi non parleremo della morte, parleremo della vita, e di come viverla; nello specifico di sogni d’infanzia e come fare per realizzarli.

Posso dire di aver avuto un’infanzia felicissima, riguardando gli album fotografici non sono riuscito a trovare una foto in cui non stessi ridendo. Ho avuto un’infanzia davvero felice. Sognavo, sognavo sempre, era un tempo facile per sognare. Quando tu accendi la tv e vedi degli uomini atterrare sulla luna, tutto è possibile! E non dovremmo mai perdere questo spirito.

Quali erano i miei sogni da bambino?

Giocare nella Lega Nazionale di Football, questi è uno dei sogni che non ho realizzato! Ed è importante farlo notare perché anche se non riesci a realizzare un sogno, puoi comunque ottenere molto tentando di realizzarlo. C’è un detto che adoro: “L’esperienza è quello che ottieni, quando non ottieni quello che desideri”. Giocai in una lega per molto tempo, avevo un  grande allenatore, Jim Gram. Era una allenatore alla vecchia maniera e mentre ci allenavamo mi rimproverava per tutto il tempo: << lo stai facendo male, rifallo di nuovo, sei troppo lento, più grinta >>, così per tutte le due ore. Alla fine di una allenamento un suo assistente mi disse:<< Coach Gram è molto duro con te >>, io dissi:<< s i>>, mi disse:<< questa è una buona cosa, vuol dire che si preoccupa >>. Quando fai un lavoro fatto male  e nessuno te lo dice, vuol dire che si sono arresi con te; quando qualcuno continua a correggerti per due ore, lo fa perché ci tiene che tu lo faccia meglio.

Il prossimo sogno è “Walt Disney Imaginering”: quando avevo otto anni la mia famiglia mi portò a Disneyland, in California. Fu un’esperienza incredibile: le passeggiate, gli show, le attrazioni; mi dissi: << voglio costruire cose come queste quando sarò grande >>. Così mi laureai e cercai di far parte della gente che crea la magia, quello che ottenni fu un’amabile lettera di respinta. Guardo questa lettera tutt’ora, dà ispirazione… queste cose passano, lavorai duro e diventai un giovane ingegnere di ricerca visuale nella mia facoltà, questo sono io. Sviluppai le abilità che erano valide per Disney e trovai l’opportunità di lavorare lì e far parte del gruppo di immaginaria e lavorammo nella “passeggiata sul tappeto magico di Aladin”. Mi portò via più di quindici anni per farlo e moltissimi tentativi e imparai che quando un muro si presenta sul nostro cammino è per una ragione, non è lì per impedirci di fare qualcosa, ma perché noi possiamo mostrare quanto vogliamo quella cosa.

Quali sogni volete realizzare?

Ve ne suggerisco uno: avere dei buoni genitori, io ho dei grandi genitori! Questa è mia madre nel suo settantesimo compleanno, io sono quello sulla macchina blu e sono stato appena doppiato; questo è mio padre nel giorno del suo ottantesimo compleanno, viveva sempre con un sentimento di felicità, sempre felicità è un sentimento che non dovrebbe mai andarsene.

Mio papà: che uomo incredibile, ha fatto la seconda guerra mondiale, fece parte della grande generazione. Tristemente mio padre è morto un anno fa, e fu quando mia madre frugò fra le sue cose che scoprì che durante la seconda guerra mondiale ricevette una medaglia di bronzo al valore. In cinquant’anni di matrimonio non la mostrò mai, è un grande messaggio di umiltà che ho potuto imparare da mio padre.

Ora mia madre: le madri sono quelle persone che ti amano anche quando le tiri i capelli, questo è il tipo di relazione che ho avuto con mia madre e parlando di umiltà lei era sempre lì a mantenere tutto in ordine. Quando mi stavo laureando a scuola avevo esami veramente duri e me ne stavo a casa preoccupandomi di quando dure fossero le prove per il dottorato, mia madre mi diceva:<< sappiamo come ti senti, ricorda soltanto che quando tuo padre aveva la tua età stava combattendo i tedeschi nella seconda guerra mondiale >>. Il giorno in cui mi laureai ero molto orgoglioso e mia madre mi presentava a tutti dicendo:<< questo è mio figlio, è un dottore, ma non quel tipo di dottori che cura la gente>>.

Probabilmente una delle cose più importanti che i miei genitori fecero fu che mi lasciarono dipingere la mia camera da letto; un giorno dissi loro che volevo dipingere le cose sulle pareti e loro dissero:<< OK >>, dipinsi una nave spaziale, vivevamo in un ranch e misi un ascensore che non portava in nessun  posto, potete vedere che “nerd”[2] fossi, misi un’equazione quadratica; ma la cosa più grande fu che me lo lasciarono fare. Pensarono che lasciare che io esprimessi la mia creatività fosse più importante di avere un a parete pulita; i miei genitori mi insegnarono l’importanza delle persone rispetto alle cose. Quando comprai la mia prima auto ero molto emozionato, brillava incredibilmente; questi sono i miei nipoti Christopher e Lara, ogni mese li portavo via per un weekend per dare respiro a mia sorella e suo marito e prima di salire sulla mia auto nuova mia sorella continuava a dirgli:<< questa è l’auto nuova dello zio Randy, non sporcatela ….>>  e loro scoppiarono a ridere, perché nel frattempo io alle sue spalle avevo casualmente aperto una lattina e la stavo rovesciando sui sedili posteriori, lei corse verso di me gridando << cosa stai facendo? >> , le dissi: << è una cosa, è solo una cosa >> ne fui molto orgoglioso perché alla fine della settimana mentre stavamo tornando a casa  mio nipote si sentì male e vomito tutto sui sedili posteriori della mia auto e non mi importava quanto valore potesse avere una cosa pulita e brillante perché non è paragonabile a quanto mi sono sentito bene sapendo di non aver fatto sentire in colpa  un bambino di otto anni perché stava male.

Il prossimo: è meglio che tu decida presto se essere “Tiger” o “Igor”. Tiger è energetico, ottimista, curioso, entusiasta e si diverte e mai, mai sottovalutare l’importanza di divertirsi. Io sto per morire oggi e ho deciso di divertirmi oggi, domani e ogni altro giorno che mi rimane.

Se vuoi realizzare i tuoi sogni è meglio che giochi onestamente con  gi altri, un consiglio che è difficile da seguire è dire la verità.

Seconda cosa: quando sbagli chiedi scusa; una buona scusa è formate da tre parti:

·         mi dispiace;

·         era colpa mia;

·         cosa posso fare per rimediare?

La maggiora parte della gente salta la terza parte, questo è quello che puoi chiamare “sincerità”. 

L’ultima cosa che tutti abbiamo gente o cose che non ci piacciono, io non ho mai incontrato persone che sono totalmente cattive, se aspetti a sufficienza ti mostreranno il loro lato buono, non puoi affrettare la cosa ma puoi essere paziente

Mostra la gratitudine: quando raggiunsi i dieci anni come membro della facoltà, avevo quindici ragazzi nel mio laboratorio di ricerca e li portai una settimana a Disneyworld offerta da me e i miei colleghi mio dissero; << ti sarà costata una sacco perché l’hai fatto? >>, risposi:<< questi ragazzi hanno lavorato con me giorno e notte per anni e grazie a loro ho realizzato il miglior lavoro della mia vita, quindi perché non avrei dovuto farlo?>> La gratitudine è una cosa molto semplice e potente .

Ultima cosa… non credo che lamentarsi di tutto risolva i problemi. Questo è Jackie Robinson il primo giocatore nero della Lega Maggiore e nel suo contratto c’era scritto che non doveva preoccuparsi se la gente gli sputava addosso. Non importa se sei Jackie Robinson o uno come me che ha ancora pochi mesi da vivere, puoi scegliere di sfruttare il tempo che ti rimane con energia e sforzo  o spenderlo preoccupandoti, o spenderlo giocando al gioco duro che probabilmente ti aiuterebbe di più.

Vi ho detto che questa era una parte della conferenza dell’Università ed è importante sapere perché ho tenuto questa conferenza. La conferenza non parla soltanto di come raggiungere i sogni d’infanzia, è molto più che questo, è per come vivere la tua vita; perché se tu vivi la tua vita nella maniera corretta i risultati si prenderanno cura di loro da soli, i sogni verranno da te; se vivi adeguatamente i sogni verranno da te.

Sarebbe bellissimo se qualche persona traesse beneficio da questa conferenza, ma la realtà è che io non ho tenuto questa conferenza per le quattrocento persone che sono venute all’Università , ho tenuto la conferenza solo per tre persone perché quando saranno grandi possano vederla .

Grazie!

 

I sogni di Do sono quelli dell’uomo che ama!

 

Essere cristiani non è un vincolo, ma una risorsa: Gesù non è venuto a mortificare i nostri sogni e i nostri desideri, ma a dare loro una nuova dimensione. In questo periodo di preparazione  al Santo Natale  la nascita del Figlio di Dio, può aiutarci a comprendere che i nostri sogni vissuti in Cristo diventano un progetto: il modo migliore per realizzarmi come persona.

Affidarci a Dio significa accettare il nostro essere figli, lasciare spazio al suo amore. Farci piccoli e lasciarci stupire dalla Bellezza, che non mortifica la nostra fantasia e il nostro impegno.  Lui ci ispira, ci chiede di osare, ci guida dove mai avremmo osato andare. Certo, se non gli si lascia lo spazio per agire, se ci si affanna per  tenere la propria vita sotto controllo, se la filosofia è “aiutati che Dio ti aiuta”, non si conoscerà mai quanto è vero che la Provvidenza c’è.

 

Quindi, rifletti sul tuo cammino… quali sogni vuoi realizzare? E soprattutto, quale strada scegliere e come?


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