Scheda 1
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Accogliere Approfondiamo insieme Difficoltà e ostacoli all'accoglienza - Atteggiamenti che si frappongono all’accoglienza negli anziani. Docilità e mitezza nella terza età - Attingere alla fonte. Nel momento attuale viviamo in una cultura che appare talvolta difficile da capire per le ambiguità che presenta anche nella semplice accoglienza umana. Infatti nei “media” che ormai hanno globalizzato il mondo, si oscilla continuamente dalle parole di pace e di fratellanza ai reportage di guerra, di conflitti, di violenza. Se questo disorientamento vale per tutti, ancor più subiscono questo disagio le persone più avanti negli anni che sono indifese e isolate e così meno raggiungibili dai cambiamenti positivi che pure sussistono.
Quali cambiamenti sei portato ad accettare o a rifiutare? (Scegli o integra) Quelli che incidono sulla tua vita personale Quelli che riguardano la famiglia e la società civile Quelli che coinvolgono il nascere e il morire Quelli che adeguano il pensiero della Chiesa e della Politica ........................................................................
Spesso sono le delusioni, gli acciacchi, le paure che ci impediscono di spalancare il cuore e le braccia ad accogliere le nuove situazioni o comunque gli eventi che ci attendono: siano essi positivi o negativi. Troppe volte la paura di affrontare anche le piccole difficoltà quotidiane fa venir meno la capacità di esercitare la speranza. La paura ha tanti volti: di volta in volta essi bloccano la speranza che qualcosa o qualcuno possa intervenire nella nostra vita per sollevarci da situazioni difficili.
Proviamo a dare un nome a queste paure: disperazione (lasciarsi affogare nell’incertezza della vita), accidia (tristezza del vivere), dissipazione (lasciarsi andare a quello che capita), presunzione (credere di poter essere autosufficienti).
Quali sono per te le "scuse” che più frequentemente trovi per impedire una qualsiasi accoglienza? (Scegli o integra) Sfiducia negli altri Senso di emarginazione e di abbandono Disistima delle proprie capacità Inadeguatezza alle novità e rifiuto del cambiamento ........................................................................
Le nostre spalle forse non sono più dritte come una volta, perché hanno retto il peso di tante cose e di tanti anni che nel loro dipanarsi ci hanno reso capaci di leggere gli avvenimenti con sguardo più benevolo, cosicché, voltandoci indietro, ci accorgiamo dei benefici ricevuti.
Uno sguardo caritatevole va rivolto innanzi tutto verso noi stessi. Occorre essere docili anche al cambiamento fisico e accoglierne i mutamenti.
Quali sono in te i mutarnenti che hai imparato ad accogliere? (Scegli o integra) Maggiore disponibilità di tempo Libertà dalla troppa cura nell’apparire Verità di se stessi senza timore di mostrare sentimenti e atteggiamenti Disponibilità di accogliere il limite (fisico o morale) ........................................................................
Abbiamo imparato a vederci con occhi”buoni” sia per necessità che per virtù! Adesso siamo stimolati a guardare l'altro che cammina sulla strada della nostra vita con quell'attenzione e quella disponibilità amorevole che favoriscono la reciproca accoglienza. Viviamo oggi in una società multiculturale, multirazziale, e plurireligiosa. Le sfìde che ci attendono ci obbligano a ritrovare le radici della nostra identità culturale e religiosa e al tempo stesso a stimare e ad accogliere il “diverso” da noi per incontrarlo e riceverne quindi tutto la ricchezza.
Quali sono le resistenze che devi affrontare? (Scegli o integra) Paura di essere sopraffatti Timore di essere raggirati Pregiudizio di condanna ........................................................................
Quali sono le ricchezze che puoi ricevere dall’altro? (Scegli o integra) Semplicità degli atteggiamenti Disponibilità ai lavori più umili Adattamento alla nostra civiltà ........................................................................
"Poiché tu ami tutte le cose esistenti e nulla disprezzi di quanto hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l'avresti neppure creata” (Sapienza 11,24).
Noi, creature amate per prime da Dio per tanti anni, possiamo diventare sempre più esseri capaci di lode al Signore che ci dona vita. Accogliamo quindi per prima cosa la sua Parola che ci guida in questo cammino e ispira le nostre azioni quotidiane.
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