Giovanni Aromatisi
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Il gesuita P. Giovanni Aromatisidi Paolo Sgroia
Padre Giovanni Aromatisi nacque ad Eboli il 6 novembre 1881, da Domenico e Lucia Vitiello. Entrò a far parte del noviziato dei Gesuiti il 5 gennaio 1897. Dopo il noviziato di Villa Malecrinis proseguì gli studi filosofici a Portorè, in Croazia. Nel 1907, partì per la Polonia per studiare teologia. Qui ebbe contatti con il metropolita di Leopoli e con il primo esarca dei russi cattolici di rito orientale; scrisse articoli nella “Rivista Generale” dei Gesuiti e fondò nell’Università di Cracovia, una cattedra dantesca con 500 allievi. Nel 1910, fu ordinato sacerdote e subito si dedicò alla guida dei giovani; fu nominato professore di religione a Vico Equense e insegnò anche nel noviziato di Napoli. Nel 1918 succedette al P. De Bonis, nella direzione della Congregazione Mariana del Gesù Nuovo. Dal 1924 fino alla sua morte insegnò religione nel Liceo Classico “A. Genovesi” e per la sua preparazione e affabilità fu rispettato ed amato dai giovani. I frutti maggiori del suo apostolato, comunque, li raccolse al Gesù Nuovo: chi l’ascoltò fu attratto dalla sua parola piena di fede, ed in poco tempo la sua fama di essere un fine oratore si diffuse in tutta Napoli e ben presto anche in altre città d’Italia. Il gesuita ebolitano, con modestia salì i pulpiti delle cattedrali di Milano, Torino, Palermo, Cagliari, Venezia, Trieste, ricevendo ovunque lusinghieri apprezzamenti. P. Giovanni fu amico di Guglielmo Marconi, confessore della duchessa D'Aosta madre, amico di Francesco Giuseppe, imperatore d’Austria. Ma la sua amicizia più importante fu quella con San Giuseppe Moscati, medico generoso che salvò miracolosamente alcuni malati durante l’eruzione del Vesuvio del 1906 e s’impegnò con generosità e abnegazione durante il colera che colpì Napoli nel 1921. Il Pontefice Giovanni Paolo II lo ha elevato agli altari il 25 ottobre 1987. P. Giovanni Aromatisi fu suo padre spirituale e dopo che il medico morì si adoperò per la sua causa di Beatificazione; come teste nella causa affermò: “Frequentava la nostra chiesa del Gesù. Molte volte ha ascoltato e servito la mia Messa. Il culto del SS. Sacramento, fu il centro di tutta la sua vita. Tutte le volte che mi ha servito la Messa era tale lo sfavillio dei suoi sguardi, guardando l’Eucaristia, che difficilmente i miei occhi potevano sopportarlo; ero costretto ad abbassare gli occhi nel momento della Santa Comunione. Più di una volta a qualche giovane malato di debolezza, prescriveva questa “Cura di Eucaristia”, come sorgente di ogni fortezza”. P. Giovanni Aromatisi morì l’11 giugno 1947 e ai suoi funerali intervenne un’immensa folla di giovani, uomini e donne di ogni ceto sociale. Questa fu la dimostrazione più chiara di quanto il nostro concittadino fosse amato dalla gente. Dopo la sua morte, a Napoli nacquero varie associazioni intestate al suo nome, e nel Liceo Classico “A. Genovesi” venne murata una lapide alla sua memoria. Nel 1981, l’amore per questo illustre sacerdote ebolitano, non si è per niente affievolito, anzi i suoi vecchi alunni nel centenario della sua nascita hanno voluto murare una lapide davanti la sua casa natia, nei pressi di Piazza Pendino:
A.M.D.G. A PADRE GIOVANNI AROMATISI DELLA COMPAGNIA DI GES APOSTOLO EDUCATORE MAESTRO EBOLI 1881 – NAPOLI 1947 I SUOI CONGREGATI MARIANI E I SUOI ALUNNI DI NAPOLI INTERPRETI DELLA GENERALE GRATITUDINENEL CENTENARIO DELLA NASCITA A PERPETUO AFFETTUOSO RICORDO A.D. MCMLXXXI |
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